Il ministro delle finanze australiano Simon Birmingham ha dichiarato in un’intervista pubblicata giovedì che il governo australiano manterrà i confini internazionali chiusi fino al 2022 a causa dell’incertezza sui vaccini e sulle nuove varianti del nuovo coronavirus.
Simon Birmingham ha dichiarato al quotidiano australiano: “I dubbi sulla velocità e l’efficacia della vaccinazione contro diverse varianti sono considerazioni che significano che non apriremo le frontiere tutte in una volta all’inizio del prossimo anno molto facilmente”.
L’Australia, che ha chiuso le frontiere internazionali nel marzo 2020, si trova da mesi in condizioni relativamente normali, interrotte solo da rapide e improvvise restrizioni a seguito di focolai causati da fallimenti nei protocolli di quarantena nei centri abitati che rientrano nel Paese.
Il governo australiano ha anche vietato l’ingresso ai cittadini indiani dalla scorsa settimana e da lunedì (3) ha minacciato di imporre multe e pene detentive a coloro che tentavano di tornare da quel paese, che ha iniziato una battaglia legale per dimostrare l’illegalità della scala. .
L’apertura delle frontiere internazionali è una delle preoccupazioni degli immigrati in Australia, dove secondo l’ultimo censimento nazionale del 2016, metà dei 25 milioni di persone del Paese sono nate all’estero o almeno hanno genitori di altri Paesi.
Per ora, l’Australia ha una bolla di viaggio con la Nuova Zelanda, che ha consentito viaggi di andata e ritorno senza quarantena dal 18 aprile, e sta cercando accordi simili con Singapore e Hong Kong.
Uno dei maggiori problemi per il governo australiano, però, è il ritardo nella vaccinazione, dovuto a problemi come esportazioni o effetti collaterali, che ha portato ad oggi la distribuzione di circa 2,5 milioni di dosi, ben al di sotto dei 4 milioni previsti finora. Fine di marzo.