EHI Brasile È salita di cinque posizioni nel Global Innovation Index (IGI) rispetto alla classifica del 2022 e ora si colloca al 49° posto su 132 paesi. Dopo 12 anni fuori dalle prime 50 economie dell’IGI, il Brasile inizia a guidare la classifica dei paesi dell’America Latina e dei Caraibi, superando per la prima volta il Cile (52°).
I dati sono stati diffusi mercoledì 27 da Confederazione Nazionale dell’Industria (CNI). Dei cinque paesi che attualmente compongono il gruppo BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), il Brasile è al terzo posto, davanti a Russia (51°) e Sud Africa (59°). La Cina è al 12° posto e l’India al 40°.
Il Brasile ha ottenuto punteggi elevati su indicatori quali i servizi governativi online (14°) e la partecipazione elettronica (11°). Si distingue anche per il valore aziendale al 16° posto (nome dato alle startup con una capitalizzazione di mercato di 1 miliardo di dollari), al 22° posto per i beni immateriali (31°), e un buon punteggio a livello mondiale per i suoi marchi. valore dei suoi marchi (39).
I primi dieci paesi nell’indice globale sono: Svizzera, Svezia, Stati Uniti, Regno Unito, Singapore, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Danimarca e Corea del Sud.
La classifica viene pubblicata ogni anno dal 2007 dall’Organizzazione mondiale per la proprietà intellettuale (WIPO o WIPO), in collaborazione con il Portulans Institute e con il supporto di partner internazionali – nel caso del Brasile, CNI e Mobilizing Business for Innovation (MEI) hanno siamo partner nella produzione e diffusione dell’IGI dal 2017.
Fin dalla sua istituzione, l’IGI è diventato un punto di riferimento nella valutazione dell’innovazione e un pilastro nella formulazione delle politiche in materia di scienza, tecnologia e innovazione.
Nonostante i miglioramenti conseguiti nella posizione, che continuano per il terzo anno consecutivo, la posizione del Brasile è ancora considerata al di sotto del potenziale del paese, che oggi è la decima economia più grande del mondo, secondo una valutazione condotta dal National Research Istituto. Per il presidente dell’entità, Robson Braga de Andrade, il Brasile è in grado di crescere ogni anno nella classifica, attraverso investimenti e politiche mirate alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione (ST&I).
“Abbiamo un potenziale inutilizzato per migliorare il nostro ecosistema di innovazione, raggiungendo l’obiettivo di unire il settore scientifico e quello commerciale, incoraggiando così una maggiore innovazione”, afferma.
La posizione globale dei paesi nell’indice è il risultato di un calcolo complesso che divide gli indicatori in “input di innovazione” (input) e “risultati dell’innovazione” (output), dove esistono pesi diversi per ciascun indicatore.
La prima categoria di indicatori (input) si riferisce alle condizioni e agli elementi disponibili per sostenere le attività di innovazione, come l’istruzione, il contesto imprenditoriale e le risorse umane specializzate. La seconda categoria (risultati) si riferisce alla performance dei paesi in termini di innovazioni produttive, come produzione scientifica, brevetti, nuovi prodotti, servizi e processi.