Le proteste studentesche nelle strade del Bangladesh lasciano morte e distruzione
Manifestanti dentro Bangladesh Assalto a una prigione e liberazione di centinaia di prigionieri Questo venerdì (19) coincide con un altro giorno di proteste studentesche nel paese contro la politica delle quote nella distribuzione dei posti di lavoro statali.
La prigione oggetto dell’irruzione si trova nel distretto di Narsindi, nel Bangladesh centrale. Dopo che i detenuti sono stati rilasciati, i manifestanti hanno appiccato il fuoco alle strutture, ha detto all’AFP un agente di polizia in condizione di anonimato.
Lo afferma l’Agence France-Presse, sulla base dei resoconti degli ospedali sulle vittime L’ondata di violenza e distruzione che domina le strade della capitale, Draka, ha provocato la morte di almeno 75 persone questa settimana.
Nel tentativo di contenere le rivolte, la polizia ha vietato gli assembramenti pubblici. Il capo della polizia Habibur Rahman afferma che la misura è necessaria per garantire la “sicurezza pubblica”:
“Oggi vietiamo tutte le manifestazioni, le processioni e gli incontri pubblici a Draka”.
Ma la decisione non ha impedito un’altra tornata di scontri. Giovedì più di 100 agenti di polizia sono rimasti feriti e diverse strutture pubbliche sono state prese di mira da atti di vandalismo. Le immagini registrate giovedì colpiscono per la violenza a cui hanno assistito: gli agenti di polizia sono stati inseguiti dai manifestanti e linciati.
La sede della televisione di Stato è già stata bruciata
Oggi è giovedì (18) La sede della rete televisiva statale del Paese, Bangladesh Television, è stata attaccata. Un produttore di notizie e un giornalista della stazione hanno parlato telefonicamente con l’Associated Press, a condizione di anonimato, per paura di essere aggrediti, e hanno detto che I manifestanti hanno sfondato la porta principale e hanno dato fuoco al banco della reception e all’auto.
“Sono scappato saltando oltre il muro, ma alcuni dei miei colleghi sono rimasti intrappolati all’interno. Gli aggressori sono entrati nell’edificio e hanno appiccato il fuoco ai mobili”, ha detto il produttore.
Secondo lui, la televisione ha continuato a trasmettere, ma alcuni residenti di Dhaka hanno affermato di non riuscire a trovare il segnale della stazione nelle loro case.
Le autorità hanno affermato di aver interrotto alcuni servizi Internet mobili nel tentativo di sedare i disordini.
Le proteste chiedono la fine del sistema delle quote, che, secondo gli oppositori, avvantaggia i giovani vicini al primo ministro 76enne, che governa il paese dal 2009. Il movimento è iniziato il 1° luglio bloccando strade e ferrovie, e ora si è conclusa con scontri che hanno causato… Morti.