Il 24 agosto Papa Francesco, attraverso il Dipartimento per lo Sviluppo Umano Integrato, ha iniziato a inviare un primo contributo di 1.000 200.000 per aiutare le persone colpite dal terremoto in questa emergenza.
Notizie dal Vaticano
Cibo e attrezzature di emergenza da Caritas Alle 500 famiglie haitiane colpite dal terremoto di magnitudo 7.2 del 14 agosto.
L’ente benefico sta ora fornendo interventi di riabilitazione, garantendo riparo e sicurezza alimentare e organizzando di aiutare 1.400 persone nel più breve tempo possibile.
I bisogni umanitari aumentano ogni giorno, secondo un rapporto Caritas L’Italia è attiva da diversi giorni con una rete di beneficenza locale nell’isola caraibica. L’impatto del sisma, tra l’altro, è stato aggravato dalle forti piogge seguite alla tempesta, ma sono seguiti piccoli terremoti.
Secondo i rapporti ancora provvisori, più di 2.500 persone sono state uccise e più di 12.000 sono rimaste ferite. Migliaia di famiglie hanno perso la casa e 650.000 persone sono in grave insicurezza alimentare.
“C’è urgente bisogno di cibo, ripari e attrezzature sanitarie. Bisogna soprattutto intervenire per garantire condizioni idriche e igienico-sanitarie adeguate”, ha sottolineato il direttore. Caritas Padre Francesco d’Italia – perché le persone più vulnerabili sono ora ad alto rischio di malattie infettive come colera e Govt-19.
Freer Losama, della Congregazione I fratellini del bambino Gesù erano Santa Teresa, Soprattutto nelle zone rurali con l’assistenza ufficiale assicura che la situazione non è ancora raggiunta è molto importante. È prevista la distribuzione di acqua, cibo e teli di plastica, ma è urgente e necessaria per prevenire il rischio di contagi che causano più vittime.
UN Caritas L’italiano, subito impegnato nella raccolta fondi per l’assistenza, è il coordinatore degli interventi di emergenza a favore della popolazione colpita Caritas Internazionale è Caritas Della tassa “otto su mille” che i cittadini italiani pagano alla Chiesa cattolica, c’è un milione di euro per Haiti donato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Haiti sta affrontando da tempo una crisi umanitaria. Un mese fa, il presidente Jovnell Moss è stato assassinato e poi la violenza da parte di gruppi armati è aumentata, causando 19.000 sfollati dall’inizio di giugno.
Le attuali conseguenze di questa catastrofe, i bisogni attuali, l’attuale crisi politica, le carenze socio-economiche, le epidemie e la crescente violenza stanno esacerbando la già estremamente complessa situazione umanitaria.
Notiziario Vaticano – DC