(ANSA) – Torna a salire questo giovedì (17) il prezzo della benzina in Italia, nonostante i provvedimenti del Governo della premiê Giorgia Meloni contenere gonfiato carburante.
Mentre il Paese sta vivendo gli ultimi giorni dell’alta stagione, il prezzo medio della benzina sulle strade è di 2.019 euro al litro (11 R$), contro i 2.015 (10.9 R$) del 14 agosto, vigilia di Ferragosto, la principale vacanza estiva in Italia.
Il prezzo medio del gasolio sulle autostrade è passato da 1921 euro al litro (10,4 BRL) lunedì scorso (14) a 1928 (10,5 USD) questo giovedì.
Il 1° agosto è entrata in vigore una legge del governo italiano che obbliga i distributori di benzina a esporre i prezzi medi in modo che gli automobilisti possano confrontarli con i valori praticati dall’esercizio stesso.
Questa azione sarebbe stata un modo per scoraggiare potenziali rialzi speculativi, ma non è stata sufficiente per invertire la tendenza al rialzo. Quando la nuova regola è entrata in vigore, i prezzi medi autostradali per benzina e diesel erano rispettivamente di 1.984 (10,8 R$) e 1.854 euro al litro (10,1 R$).
L’associazione italiana “Codacons” per la difesa dei diritti dei consumatori ha annunciato che intentera’ causa per costringere il ministero dell’Economia e delle Finanze a congelare i proventi delle tasse di consumo sui carburanti “che rappresentano peculato e compartecipazione speculativa” ai danni dei cittadini.
Si stima che l’aumento dei prezzi del carburante negli ultimi giorni abbia fornito al governo un gettito aggiuntivo di 2,2 miliardi di euro. “Qualcuno dovrebbe ricordare al governo che le famiglie non pagano il prezzo esentasse, ma il prezzo reale”, ha sottolineato Kodakons.
D’altra parte, il sindacato degli agricoltori Coldiretti ha avvertito che l’aumento dei prezzi dei carburanti sta avendo un effetto domino sui costi per imprese e consumatori, visto che l’88% delle merci in Italia viene trasportato su strada, mentre l’associazione di tutela dei consumatori Assoutenti ne ha detto un altro. Quel carico fiscale punisce i conducenti.
“Ribadiamo la richiesta del governo di un intervento immediato, approfittando delle ulteriori raccolte degli ultimi mesi per ridurre le tasse su benzina e gasolio”, ha affermato l’ente.
Intanto la Guardia di Finanza ha annunciato che intensificherà i controlli per garantire “trasparenza” e corretta comunicazione dei prezzi presso le stazioni di servizio. (dimenticare)
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