Un forte terremoto di magnitudo 7,3 ha scosso la regione di Momiri in Indonesia, secondo quanto riportato martedì (14) dall’Istituto geologico degli Stati Uniti (USGS, il suo acronimo inglese). Un seguace di 5,6 gradi ha colpito la città di Larantuka.
I monitor dell’istituto hanno avvertito della possibilità di uno tsunami. Sono stati emessi avvisi per le aree di Maluku, East Nusa Tenggara, West Nusa Tenggara, Southeast e South Sulawesi.
Secondo l’US Geological Survey, il terremoto principale è stato registrato a circa 100 chilometri a nord della città di Momiri, a una profondità di 18,5 chilometri nel Mare di Flores, alle 3:20 GMT (0:20 AM EDT).
Non ci sono notizie di feriti o morti.
Il Pacific Tsunami Warning Center ha riferito che “tsunami pericolosi” sono possibili “nelle aree costiere situate entro 1.000 km dall’epicentro”.
L’Indonesia sperimenta frequenti tremori ed eruzioni vulcaniche a causa della sua posizione nell’anello di fuoco del Pacifico, un arco di intensa attività sismica in cui le placche tettoniche si scontrano e si estende dal Giappone al sud-est asiatico, passando attraverso il bacino del Pacifico.
Tra i terremoti più mortali mai registrati in Indonesia c’è il devastante terremoto di magnitudo 9,1 nel 2004 che ha scosso la costa di Sumatra e ha innescato uno tsunami che ha ucciso 220.000 persone in tutta la regione, di cui circa 170.000 in Indonesia.
Nel 2018, un altro forte terremoto ha scosso l’isola di Lombok, seguito da molti altri nelle due settimane successive che hanno causato la morte di oltre 550 persone. Nello stesso anno, un terremoto di magnitudo 7,5 e il successivo tsunami sull’isola di Sulawesi hanno ucciso o dispersi più di 4.300 persone.