Piccolo nella sua estensione territoriale, Espírito Santo è un ricchissimo tesoro di tradizioni folcloristiche, che si distingue per la sua posizione geografica e per le popolazioni che qui si stabilirono.
Questo martedì (22) celebriamo la Giornata nazionale del folklore. Di origine inglese “folklore” significa “saggezza popolare”. Una storia attenta all’importanza di valorizzare e preservare le numerose manifestazioni folcloristiche del paese, come Mula sem Cabeça, Saci Pererê, Curupira e persino Boto Cor de Rosa, leggende antichissime tramandate di generazione in generazione.
Un saluto ai grandi intellettuali del folklore, a cominciare da Camara Cascudo, che ha molto apprezzato l’espressione “il folklore, visto come scienza dei popoli, la scienza che può fornire le basi e le stratificazioni che esprimiamo in ciò che ci distingue dagli altri”. Folkloristi di Espirito Santo che meritano anch’essi tutti gli onori: iniziamo dal professor Hermogenes Lima Fonseca, Mestre Armujo, figura essenziale della conoscenza, valorizzazione e conservazione del patrimonio immateriale di Espirito Santo, celebre pensatore esterno all’accademia che, insieme a Guilherme Furono Santos Neves e Renato Pacheco i responsabili dell’interesse per il folklore che, con molto studio, determinò le prime politiche pubbliche per questo settore.
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Molti educatori difendono una tesi, e io sono d’accordo con loro, sull’importanza di celebrare la storia della rappresentazione folcloristica nella cultura popolare, dato che ogni società ha la propria cultura, tradizioni, credenze e costumi. Dopotutto, il folklore è una conoscenza popolare apprezzata e perpetuata attraverso le generazioni. La società umana ha i suoi scopi, significati e forma, e coloro che sono interessati a questo saranno sicuramente arricchiti dai vari elementi che hanno determinato il modo di agire, sentire e pensare delle persone da cui discendono. Tutto questo lo vediamo molto chiaramente nelle istituzioni, nelle arti e nella conoscenza.
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Piccolo per estensione territoriale, Espírito Santo è un ricco tesoro di tradizioni folcloristiche, caratterizzate dalla sua posizione geografica, di popoli e razze che qui si sono stabiliti e che convivono in grande e amichevole fratellanza. Posso citare i bianchi: tedeschi, polacchi, italiani e così via. È importante ricordare che questo febbraio celebreremo il 150° anniversario dell’immigrazione italiana a Espiritu Santo, una delle colonie più grandi del Paese.
Abbiamo anche i nostri compagni neri, interrazziali e indigeni. Oltre a tutta questa diversità, abbiamo ancora un folto gruppo di giapponesi e coreani. E il risultato non può che essere un folclore ampio, ricco, vario e maestoso. In una regione di spiagge e montagne, con un clima adatto a tutte le tradizioni e tutti i popoli.
È essenziale mantenere vivi i miti e le leggende di Capixaba. Se termini come “folklore” e “cultura” vengono ignorati o dimenticati, le idiosincrasie della pletora di divertimento, feste, arti, credenze e miti, così come le pratiche quotidiane, finiranno per essere messe da parte. Così, nel 2021, constatiamo che la cultura nel comune di Vila Velha si è indebolita.
Fortunatamente, l’attuale amministrazione del sindaco Arnaldinho Borgo ha dedicato tutta la sua attenzione al salvataggio e alla preservazione del patrimonio storico e culturale della Cannella Verde, dando dignità alla ricca cultura della terza città più antica del Brasile (1535), che ora è alla Camera dei Deputati. Memoria di Vila Vila, a Prainha, una stanza (Folklore Vila) dedicata esclusivamente al salvataggio del nostro folklore. Un progetto dal vasto programma, che si trasferirà alle scuole e alle comunità, frutto della partnership unitaria tra il Comune e l’Accademia di Lettere di Vila Velha, attraverso il presidente e poeta Horacio Xavier.
Come sappiamo e ricordiamo sempre: “Non si può costruire un futuro senza avere un passato. Un popolo senza storia è un popolo senza futuro. Vila Filha è il futuro, il presente!”
Manuel va Neto È coordinatore culturale del PMVV, scrittore e direttore dell’Istituto Storico e Geografico dell’Espiritu Santo.