Il sindaco è intervenuto nel punto Cisl in centro. “Una proposta utile per il lavoro e l’impresa” Il ministro Papaleo: “Migliaia di modenesi hanno firmato questo piano aperto a tutti”
“Senza curiosità non può esserci cambiamento. Per questo sono orgoglioso della curiosità mostrata dalle migliaia di modenesi che hanno votato, scelto e firmato il disegno di legge per il quale chiediamo una rivoluzione: realizzare la partecipazione dei lavoratori nelle imprese. Questo punto di svolta per l’economia italiana e locale, di cui sono onorato, ha il sostegno del sindaco di Modena, Gian Carlo Mozzarelli”.
Così Rosemaria Papaleo, segretaria generale della Cisl operante a Modena e Reggio Emilia (Emilia Centro), ha commentato la firma del sindaco del capoluogo, arrivato questa mattina nel punto di via Emilia Centro, uno degli undici punti creato dal sindacato delle due province. “Come segretario della Cisl credo fortemente nel ruolo dei sindaci, che sono i primi artefici della tutela e della crescita delle comunità. Ringrazio il sindaco Mozzarelli, firmando oggi ha dimostrato di aver ben compreso la portata civile e trasversale della proposta”, continua Papaleo.
Mozzarelli: “Condivisione della responsabilità” “Al centro di questa proposta c’è la tutela dell’occupazione – commenta il sindaco di Modena Gian Carlo Mozzarelli – e la partecipazione dei lavoratori nelle imprese significa anche condivisione della responsabilità, un elemento importante in una fase difficile dell’economia in transizione Il disegno di legge introduce “Si tratta anche di meccanismi di incentivazione per le imprese ed è strettamente legato alla contrattazione collettiva. Guardare alle esperienze positive in Europa può contribuire ad aumentare il valore dell’azienda e del business”.
Un sostegno globale e versatile Nel nostro Paese tutto ciò che ha portato un vero cambiamento al servizio della gente è quasi sempre emerso dal basso. «Allo stesso modo, dal basso, è nato il disegno di legge per il quale raccogliamo le 50mila firme necessarie per sottoporre il testo al Parlamento. «Non è una medaglia che la Cisl si mette sul petto e non vi chiediamo di firmare per dare forza alla nostra unione – evidenzia il Segretario Generale – abbiamo invece chiesto “Persone, associazioni, partiti e istituzioni con le storie più diverse possano sentirsi a casa e diventare ambasciatori di questo straordinario cambiamento. Perché? Perché fa semplicemente bene a chi che lavorano e alle imprese, fa bene alle famiglie colpite dalla crisi, e quindi fa bene a Modena e all’Italia.”
Così può cambiare (in meglio) il lavoro L’accesso dei lavoratori alla gestione delle aziende garantisce benefici per tutti: qualità e stabilità del lavoro, partecipazione agli utili aziendali, più sicurezza e investimenti per l’innovazione e un forte contrasto con chi crede portare via un’azienda dall’Italia senza prendersi cura della società e della vita di chi lavora. La legge prevede forme di gestione congiunta nei consigli di vigilanza e di amministrazione e l’integrazione nei consigli di amministrazione delle aziende pubbliche in modo che vi sia almeno un rappresentante dei lavoratori. Inoltre, è in fase di implementazione un meccanismo di ricompensa per le aziende che coinvolgono i lavoratori in progetti innovativi e per i lavoratori che si impegnano a contribuire all’innovazione e all’efficienza dei processi produttivi.
Applicazione del modello tedesco di successo La proposta di legge nasce dal basso e con il realismo del modello sperimentato: ciò che viene proposto oggi in Italia è stato storicamente applicato in Germania. A guardare la cronaca, con queste regole d’ingaggio, Magneti Marelli non è riuscita a scappare da Crevalcore. Lo stesso vale per gli altri marchi made in Italy.