Il Presidente di El Salvador, Nayib Bukele, che è stato contestato più volte dai suoi connazionali, continua a far parlare di sé. Stiamo facendo riferimento al fatto che, sul social network di Twitter, ha diffuso la notizia secondo il paese centroamericano avrebbe provveduto da pochi istanti all’estrazione del suo primo BItcoin, facendo uso di un tipo di energia del tutto particolare.
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Infatti, tale obiettivo sarebbe stato raggiunto impiegando l’energia termica che viene prodotta da parte di un vulcano. In fase di pubblicazione del tweet, in realtà la struttura non aveva ancora ricevuto alcun pagamento nella celebre valuta digitale, anche se l’immagine pubblicata sul celebre social network metteva in evidenza 0,004 bitcoin in attesa di pagamento e qualcosa come 0,006 bitcoin che attendevano l’estrazione. Complessivamente, insomma, la struttura era nelle condizioni ideali per poter ricevere qualcosa come un centesimo di bitcoin, che equivale a qualcosa come 470 dollari, tenendo conto del cambio attuale. Una notizia che sicuramente interessa chi è solito investire su Bitcoin tramite la piattaforma digitale di Plus500.
La condivisione del video del vulcano
Il presidente di El Salvador ha effettuato la condivisione di un filmato relativo al vulcano qualche giorno fa, in cui si poteva notare una panoramica aerea del nuovo impianto minerario. Ebbene, tale video ha svelato come l’elettricità venisse prodotta proprio tramite il vulcano. Questa nuova struttura avrà un ruolo importante, visto che favorirà la mossa di El Salvador di acquistare Bitcoin in grosse quantità.
All’incirca quindici giorni fa, ecco che El Salvador ha provveduto a comprare altri 150 Bitcoin, toccando la soglia delle 700 partecipazioni, proprio qualche giorno dopo l’annuncio che ha fatto il giro del mondo, in cui si evidenziava come il Paese fosse il primo a livello internazionale nel proporre Bitcoin come legale mezzo di pagamento.
Impiegare l’energia che era stata sfruttata nel vulcano, senza alcun tipo di ricaduta economica in riferimento all’impronta di carbonio prodotta, rappresenta senza ombra di dubbio una soluzione che si pone anche in linea con i requisiti ambientali ed ecologici. Un gran numero di esperti, infatti, ha ferocemente criticato il meccanismo proof-of-work della celebre valuta digitale, dal momento che si dimostra eccessivamente negativo per l’ambiente pe colpa del suo elevato consumo energetico.
La decisione di El Salvador di usufruire dell’energia geotermica che viene prodotta da parte del vulcano Santa Ana mira a soddisfare la notevole richiesta energetica che è legata all’attività di mining.
La dispendiosa attività di mining
I più esperti in tema di valute digitali sono indubbiamente a conoscenza di come il mining di criptovalute sia una di quelle attività che hanno un fabbisogno particolarmente alto in termini di intensità energetica. Una richiesta tale che, spesso, non è sempre così vantaggioso, non solo sotto il profilo economico, ma anche dal punto di vista del rispetto dell’ambiente. Fare leva sull’energia geotermica, invece, pare un sistema efficace e vantaggioso sotto ogni punto di vista.
Nel corso dell’ultimo mese di giugno, Bukele aveva fatto una promessa ai suoi connazionali, ovvero quella di adottare un programma per il mining di bitcoin tramite energia economica da produrre, che fosse interamente green e prodotta da parte di fonti rinnovabili.
Sono passati circa tre mesi da quel momento ed ecco che Bukele pare abbia dato effettivamente seguito alle sue promesse. Per il momento, però, ciò che sfugge è il guadagno economico per la nazione in relazione al riconoscimento di Bitcoin come vera e propria valuta legale.
Nel corso delle ultime settimane, si sono fatte sempre più insistenti le voci dei critici, che hanno additato Bukele come un occultatore, dato che l’accusa è quella di sfruttare la campagna relativa all’adozione delle valute digitali come sistema legale di pagamento con l’obiettivo di celare problematiche ben più urgenti e gravi che hanno colpito El Salvador.