Mercoledì sera (09), il principale quotidiano TG1, trasmesso dalla televisione italiana ‘RAI’, ha presentato un servizio speciale sulla popolazione di Surui. Direttamente dalla terra natale di Sete de Sedembro a Rondônia, Barbara Carfagna, corrispondente del canale in Brasile, ha sottolineato l’attuazione dei programmi delle tribù, che, in pratica, hanno fermato l’espansione dei crimini ambientali nel loro territorio. Il rispettato leader indigeno Almir Narayanamoha Surui ha evidenziato l’uso dei droni come risorsa innovativa nello sviluppo delle operazioni di sicurezza.
L’adozione di questo strumento è il risultato di un partenariato tra i popoli indigeni e l’organizzazione non governativa WWF/Brasile. Le immagini satellitari possono misurare la deforestazione vicino alla terra natale. Nelle situazioni più critiche, l’agilità è possibile. Il processo di monitoraggio, unito agli sforzi di sensibilizzazione dei “guardiani”, popolazioni tribali che si mettono a rischio affrontando gli invasori, garantisce la protezione delle foreste.
“Su Google, possiamo osservare i progressi della deforestazione intorno alla terra natale di Cet de Sedembro”Evidenziando il modo in cui vengono percepiti i tribali, ha sottolineato Almir. “Dicono che siamo ‘protettori’ delle foreste, ma non ci permettono di contribuire al nostro progetto nel Fondo Amazzonia”.
Il corrispondente ha notato la partecipazione attiva delle popolazioni indigene ai congressi e alle marce alla presenza del presidente Luiz Inacio Lula da Silva a Brasilia. Presenta Txai Surui come un rinomato attivista e influencer indigeno brasiliano, riconosciuto a livello internazionale dopo essersi rivolto ai funzionari della COP-26.