Numerose letture, mostre, ristampe e una lunga lettera del Papa: in Italia iniziano le manifestazioni in occasione del 700 ° anniversario dello scrittore fiorentino Dante della Divina Commedia, considerato il padre della lingua italiana. “.
I titoli dei giornali italiani hanno dedicato i loro taccuini culturali a questo monumento nazionale, entrato nella folla di artisti immortali secoli fa, dove riposavano Michelangelo, Leonardo da Vinci e Marcello Mastroyani.
Nato a Firenze nel 1265 e morto a Ravenna nel 1321, Dante Aligeri contribuì alla nascita della lingua italiana, scegliendo uno dei dialetti toscani in latino per scrivere il suo capolavoro, La Divina Commedia, un viaggio di fantasia e purificazione che Dante provò attraverso l’inferno con il suo mentore Virgilio.
Il suo successo ha portato altri scrittori medievali come Petrach e Pocasio a scrivere in dialetto, gettando le basi per l’italiano moderno.
Nonostante l’epidemia di Covid-19 che ha ucciso più di 105.000 vite in Italia e ha costretto la chiusura di musei e sale di spettacolo, innumerevoli sono gli eventi in programma nella penisola per celebrare il “sommo poeta”. La maggior parte degli eventi organizzati il giovedì va in onda su vivaDante.it.
A Ravenna, il sindaco Michele de Pascal ha presieduto il ricevimento dell’olio donato dalla città di Firenze, in cui Dante è stato aiutante prima di essere deportato, per mantenere accesa la “fiaccola eterna” davanti alla tomba dello scrittore.
Il sindaco ha accolto, alla presenza dell’ambasciatore francese Christian Mazet, una missione straordinaria per tornare nella città adriatica per la prima volta dopo 160 anni grazie ad un prestito del Louvre: Madonna (figlia di Madonna sur le drone) a Drono con Pampino, una scultura che conserva il sarcofago di Dante.
Il profeta della speranza
A Roma, l’attore e regista (La y Est Belle) Roberto Benigni ha cantato la XXV canzone “Paradise” alla presenza del Presidente Sergio Matterella al Palazzo Corinel.
Secondo il presidente Mattarella, Donte è famoso sette secoli dopo la sua morte perché “parla di noi”. “Si pensi, ad esempio, alla sua riscoperta da parte dei romantici, al culto a cui era fedele durante il Resorcimento (movimento, edizione del movimento per l’Unità d’Italia, completato nel 1860), o all’ascesa retorica del fascismo”.
“L’identità di una nazione” – e solo un secolo e mezzo dell’unità italiana – “passa attraverso l’identità culturale, il cui strumento principale è la lingua”, sottolinea il capo dello Stato.
A Firenze e Ravenna, leggiamo ininterrottamente migliaia di versi dai tre volumi (candelieri) del divino, “inferno”, “purificazione” e “paradiso”.
Leggende, articoli, libri d’arte per gli editori e le riviste annuali di Dante …
Il quotidiano La Repubblica, che ha già venduto le prime due Opus, ha pubblicato la terza venerdì 26 marzo. Il giornale ha immaginato una conversazione con il poeta che “il mondo afflitto ei nostri peccati, a 700 anni dalla sua morte, non sono cambiati così tanto: la pigrizia e l’avidità”.
Nel XIV secolo, sulla scia dell’apparente guerra tra fazioni rivali a Firenze, Papa Francesco prese addirittura la penna per rendere omaggio all’uomo e politico delle lettere, allontanandolo da Bonifacio XIII solo perché voleva che il suo potere fosse spirituale .
Esiliato, condannato a morte, depredato, gettato nella solitudine e nella nostalgia, Dante è un “viaggiatore serio”, scrive il Sommo Pontefice, la cui “vita è un modello per la condizione umana”.
Tuttavia, strappato alla sua città natale, ha dato vita alla “sua carriera e alla sua missione” di creatore, per la quale si è trasformato in un profeta di fede “, prosegue Giorgio Bergoglio.
Se Fran ுவா ois ricorda che Dante è un fuorilegge, soprattutto un criminale, altri vogliono cogliere l’occasione per riabilitarlo.
Alessandro Traversi, avvocato penalista, ha convocato altri avvocati e giudici per riconsiderare il suo caso in una conferenza il 21 maggio.
Furono convocati i discendenti del conte Spirello de Cerego Aligeri, astronomo discendente in linea retta da Donteau, nonché i discendenti del giudice Conte de Gabrielle, che lo espulse dalla sua città fiorentina.
Gal BRANCHEREAU / AFP
Numerose letture, mostre, ristampe e una lunga lettera del Papa: in Italia iniziano le manifestazioni in occasione del 700 ° anniversario dello scrittore fiorentino Dante della Divina Commedia, considerato il padre della lingua italiana. I titoli della stampa italiana hanno dedicato i loro taccuini culturali a questo monumento nazionale che vi entrò …