Francisco ha rilasciato un’intervista su dov’è il cinema e “insegnare lo sguardo” dal punto di vista dei bambini
CITTÀ DEL VATICANO, 18 luglio 2021 (Chiesa) – In un’intervista pubblicata oggi dal Vaticano, il Papa ha affermato che la pandemia ha aumentato i “fallimenti dell’umanità” e ha chiesto un nuovo sguardo ispirato alla prospettiva dei bambini.
“Il suo punto di vista, che è molto più di un semplice punto di vista, solleva ancora di più le nostre domande oggi, in un momento in cui l’epidemia sembra aggravare la bancarotta dell’umanità. Cosa stiamo facendo perché i bambini possano guardarci e sorridere ?”, afferma Francisco, in una conversazione con l’ex capo di Media Vatican Media, mons. Dario Vigan.
Il papa riconosce che la “situazione difficile” causata dal Covid-19 genera paura e disagio, e chiede di “insegnare allo sguardo” a vedere di più.
L’intervista apre l’ultimo libro del sacerdote italiano, Lo sguardo: la porta del cuore. Neorealismo tra memoria e realtà.
Il Papa, argentino e figlio di immigrati italiani, dice che deve la sua cultura cinematografica ai suoi genitori, e che a Buenos Aires è andato nei cinema di quartiere, dove sono stati proiettati “tre film di fila”.
Francisco invoca l’importanza del neorealismo italiano per una “comprensione profonda della grande tragedia della guerra mondiale”.
Il Papa sottolinea il “valore universale” di questo cinema e la sua capacità di aiutare le persone a “rinnovare la propria visione del mondo” ea riscoprirne la “pura visione”.
“Ora abbiamo un grande bisogno di imparare a guardare”, osserva, osservando che in molti film neorealisti viene introdotta la “visione del mondo dei bambini”.
Francisco parla del suo film preferito “La Strada” di Federico Fellini, che ha dato “una luce senza precedenti guardando le ultime”.
L’intervista fa riferimento al cinema neorealista italiano come al “Catechismo dell’Umanità”, che ha saputo guardare al “cuore degli uomini”.
Il Papa rileva che «la capacità di avere uno sguardo che sa relazionarsi è la chiave per una comunicazione reale e lo è ancora di più in questa fase difficile della pandemia, dove la comunicazione virtuale spesso prevale sulla comunicazione reale».
Francesco Punti salienti La capacità del cinema di unire le persone e aiutarle a “costruire la società”, trascendendo le difficoltà di ogni momento.
OC
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