Sì, le preferenze musicali delle persone possono rivelare molto sulla loro identità.
Un recente studio, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS ONE, e condotto da ricercatori della Queen Mary University di Londra in collaborazione con la Fondazione ISI di Torino, Italia, ha rivelato un’interessante relazione tra Preferenze musicali Le persone e i loro valori morali.
Utilizzando tecniche avanzate di apprendimento automatico, i ricercatori hanno approfondito l’analisi dei testi e delle caratteristiche audio delle canzoni preferite di 1.480 partecipanti.
Ci sono legami tra gusto musicale e valori personali?
Sorprendentemente, gli studiosi hanno scoperto che elementi specifici delle canzoni – come l’intonazione musicale, il timbro e i sentimenti e le emozioni espressi nei testi – forniscono indizi sui valori morali individuali, come cura, giustizia, lealtà, purezza e autorità.
Lo studio prevedeva un’analisi delle cinque migliori canzoni degli artisti preferiti di ciascun partecipante, ottenute tramite i Mi piace sul sito. FacebookUtilizzando l’app di ricerca Like Youth.
L’analisi delle parole è stata eseguita con l’aiuto di VADER (Valence Aware Dictionary e Entiment Reasoner), mentre la valenza morale è stata valutata utilizzando lo strumento Moral Strength.
Per quanto riguarda la melodia, l’API di Spotify ha fornito informazioni sul timbro e sul volume di ogni canzone.
Lo studio esplora la complessa relazione tra musica, emozioni e comportamento – Immagine: Getty Images/Reproduction
Vjosa Brennicki, ricercatrice presso la Queen Mary University e autrice principale dello studio, ha sottolineato che i risultati potrebbero influenzare futuri interventi e trattamenti basati sulla musica, promuovendo uno sviluppo morale positivo.
Secondo lei, la ricerca ha rivelato che la musica non è solo un mezzo di intrattenimento, ma un potente mezzo che riflette e influenza i sentimenti morali delle persone.
Sebbene i risultati abbiano portato scoperte notevoli sulla relazione tra musica Dal punto di vista etico, è importante notare che lo studio non esprime giudizi sui generi musicali e si è basato solo su canzoni in lingua inglese per le analisi.
Lo studio apre quindi le porte a una comprensione più profonda dell’impatto della musica sulla nostra percezione morale, e ci invita a ripensare il rapporto tra i suoni che amiamo e i valori che difendiamo.