Roma, 19 settembre 2022 – Il 2008 sarà ricordato come l’Anno dei Grandi Crisi finanziaria Ciò ha portato i debiti di alcuni paesi europei a salire sulla soglia della bancarotta. La crisi, iniziata negli Stati Uniti con il fallimento di Lehman Brothers, ha provocato una grave recessione nell’Unione Europea. In Italia da allora Nel 2008 erano al governo Silvio Berlusconi e Giulio Tremonti Fu ministro dell’Economia e delle Finanze. Le elezioni diedero un’ampia maggioranza al centrodestra e Cavaliere diede vita al suo quarto governo. Mentre siede al Quirinale dal 2016 Giorgio Napolitano. Eletto all’età di 80 anni, sarà il primo ex comunista a raggiungere il Congresso. Quest’ultimo è solo uno dei primati politici attribuibili a Napolitano. Fu infatti il primo Presidente della Repubblica nella storia italiana ad essere eletto due volte (come poi accadrà a Sergio Mattarella). E sarà sempre lui, qualunque cosa si pensi, a guidare il Paese in un momento di profonda crisi economica: uno statista che, secondo i suoi sostenitori, ha esercitato al meglio dei suoi poteri costituzionali, autore di un vero e proprio “ colpo di stato”. In riferimento alla nomina di Mario Monti nel 2011 a Palazzo Chigi ai suoi critici.
Giorgio Napolitano e Mario Monti. Dietro di loro c’è Elsa Fornero
2011, Il ruolo chiave del presidente al momento della sua diffusione
Era l’estate del 2011, quando gli italiani scoprirono l’esistenza dello spread, caratterizzato da un cambiamento dello scenario politico conseguente alle ricadute della crisi economica. Esplosione del debito, rischio di downgrade dell’Italia e vulnerabilità. Il governo e il famoso messaggio dell’Unione Europea che ha imposto “lacrime e sangue” al Paese, sono culminati in autunno con Le dimissioni di Berlusconi E il La nascita del governo Monti Uno scenario in cui Giorgio Napolitano giocherebbe un ruolo decisivo inaugurando di fatto il primo dei “governi dei tre presidenti” che hanno caratterizzato i nove anni del suo doppio mandato. Secondo la Costituzione, infatti, nei casi in cui non esistono maggioranze parlamentari numericamente riconosciute, il Presidente della Repubblica contribuisce in modo significativo, attraverso la consultazione delle forze politiche, a determinare la persona a cui sarà affidato il compito di formare l’autorità esecutiva. Sono casi in cui gli esecutivi sono sostenuti dalla maggioranza costituita in parlamento – dopo il governo Monti è stato così per gli esecutivi guidati da Enrico Letta e Matteo Renzi – che molti costituzionalisti definiscono il “governo del presidente”. A livello politico, ciò si traduce in ampi accordi e alleanze tra forze politiche diverse, se non polari, giustificate dall’urgente emergenza economica e finanziaria. A Gennaio 2011 La differenza è di 173 punti. Il 30 dicembre dello stesso anno raggiungerà quota 528, con un incremento di 355 punti.I primi sei mesi dell’anno trascorreranno con una continua oscillazione dello spread tra i BTP e i loro omologhi Bund tedeschi. L’Italia è entrata a far parte del gruppo PIIGS, l’acronimo che riunisce i Paesi in difficoltà (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna). Il 1° luglio dello stesso anno, un bollettino di Standard & Poor’s pubblicava i mercati aperti che respingevano la mossa di Tremonti: “Permangono rischi sostanziali per il piano di riduzione del debito, soprattutto a causa della debole crescita”, scrive l’agenzia di rating. L’impatto sui titoli di Stato sarà immediato e lo spread continuerà a salire. Il 3 agosto lo spread ha superato la soglia dei 300 pip. Quando raggiungerà i 390 punti tra il 4 e il 5 agosto, il governo italiano ottiene Un messaggio duro da parte della Banca Centrale Europea Inviato dal presidente Jean-Claude Trichet e dal suo successore Mario Draghi
La Bce richiederà, tra le altre cose, all’Italia di presentare un bilancio in pareggio fino al 2013 e di raggiungere un deficit pubblico pari all’1% del Pil già nel 2012. Queste richieste sono state lette nel dibattito politico come condizioni da rispettare per evitare il fallimento del Paese, per accelerare i processi che hanno portato alla fine del quarto governo Berlusconi. L’estate passa ma la situazione politica si sta surriscaldando. Il 23 ottobre Francia e Germania lanceranno un ultimatum a Berlusconi: “attuazione immediata delle misure sul debito e sulla crescita”, come richiesto da Merkel e Sarkozy. Ma a novembre abbiamo assistito ad un vero e proprio boom: lo spread tra BTP e Bund ha raggiunto il record storico di 574 pip.
È il 9 novembre e questo Napolitano lo stesso giorno Mario Monti viene nominato senatore a vita. Solo il giorno prima, infatti, con il voto in Consiglio sulla relazione, il primo ministro aveva ammesso di non avere più la maggioranza assoluta. Tre giorni dopo Berlusconi si avvicinerà a Colli per dimettersi: il 16 novembre il presidente della Repubblica affiderà a Mario Monti l’incarico di formare un governo tecnico. A dicembre lo spread scenderà a 368 punti. Ma l’anno finirà con lo spread che tornerà sopra quota 500.
Tra le forze politiche c’era chi denunciava l’esistenza di un complotto europeo, e chi addirittura parlava di un colpo di stato. La richiesta di impeachment di Napolitano è stata avanzata dal Movimento Cinque Stelle. Ciò che ha suscitato polemiche sono le anteprime dell’ultimo libro di Alan Friedman. In sostanza, nell’estate del 2011, Giorgio Napolitano aveva sondato la disponibilità di Mario Monti per un potenziale incarico a Palazzo Chigi. Aveva previsto, infatti, una crisi per il governo Berlusconi. Nel gennaio 2014 i deputati grillini hanno presentato una mozione formale di licenziamento. La richiesta è stata depositata un mese dopo dalla commissione parlamentare che per prima ha esaminato le proposte.