UN Comune di Firenzeuno di Principali destinazioni turistiche in ItaliaGiovedì 1 ha annunciato che vieterà l’uso di immobili residenziali per servizi di locazione a breve termine, ad es Airbnbnel suo centro storico.
“Sappiamo che è una legge giuridicamente coraggiosa, ma siamo sicuri che potremo difenderla in tribunale. Se non proviamo ad intraprendere un’azione politica innovativa, nessuno agirà.
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Siamo stanchi di promesse, questo problema è diventato strutturale”, ha detto il sindaco della città Dario Nardella.
L’obiettivo è quello di incentivare l’edilizia abitativa nel centro storico di Firenze, un’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO che soffre del fenomeno della perdita di popolazione, una realtà comune in molte località turistiche italiane.
Secondo il sindaco, la nuova norma non sarà retroattiva, ma prevederà incentivi fiscali per i proprietari che saranno “disposti a collaborare e tornare” nell’assegnazione dei loro immobili, come una agevolazione fiscale sulle seconde case, che attualmente ammonta a circa 2.000 case. Euro all’anno per un appartamento medio nel centro storico.
Il provvedimento annunciato dal Comune di Firenze anticipa un progetto al vaglio del governo italiano, che promette una serie di misure per limitare gli affitti brevi nelle prossime settimane.
Le città di tutto il mondo accusano la diffusione di Airbnb e di servizi simili di aver impoverito i residenti nei loro centri storici. Con l’aumento dell’offerta di immobili per i turisti, diminuisce il numero di alloggi con contratti a lungo termine, il che aumenta i prezzi degli affitti e costringe la gente del posto a cercare zone più economiche e remote.
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