Copertina: Rodrigo Freitas / Crusoé – Foto: Adriano Machado / Crusoé
Jair Bolsonaro ribadisce che al ministero della Salute non c’era nessun pixel, ma colui che ha denunciato il regime criminale è stato lo stesso Eduardo Pazuelo, quando ha detto di essere stato licenziato perché non ha risposto alle richieste di denaro della “leadership politica”.
Il rapporto ha avuto accesso esclusivo ai dettagli delle accuse che Miranda ha raggiunto attraverso un informatore. L’ex lobbista e poliziotto è uno di quei personaggi tipici di Brasilia che attraversavano la malavita della Capitale Federale. Essendo associato ad uno degli operatori del regime, il suo nome è già in possesso di CPI. La denuncia è stata presentata a Luis Miranda il 29 giugno, nella sua casa di Lago Sul, una zona chiave di Brasilia.
Si tratta, secondo il deputato, di una “bomba” legata alla corruzione all’interno del dipartimento della logistica del ministero – lo stesso giorno Roberto Dias, capo del settore, è stato assolto dall’incarico dopo essere stato accusato dalla polizia militare di Luiz Paolo Domenchetti di prendendo una tangente di $ 1 per dose di un vaccino AstraZeneca che sosteneva di averlo rivenduto.
L’informatore coinvolge i leader progressisti, così come lo stesso Roberto Dias, in un presunto schema per appropriarsi indebitamente di fondi in un contratto di distribuzione di vaccini con VTCLog. Oltre a Ricardo Barros, Arthur Lira e Ciro Nogueira, vengono nominati per nome i politici direttamente responsabili delle nomine alle cariche dirigenziali all’interno del ministero, nonché l’avvocato Andrea Lima, che si presenta come amministratore delegato della società ed è stato infatti approvato per essere convocato da CPI la scorsa settimana, per spiegare i misteriosi rapporti d’affari con il ministero. Al comitato sono state presentate anche richieste di violazione del segreto bancario, finanziario e telefonico della società e dell’amministratore delegato”.