L'origine delle bocce è incerta. Le prove suggeriscono che tutto iniziò nell’antica Grecia e in Egitto come hobby, per poi diventare uno sport in Italia.
In Brasile il gioco delle palline di pasta è arrivato con gli immigrati italiani e i loro discendenti ne mantengono la tradizione fino ai giorni nostri.
Nella comunità di Caco de Bute, ad Alfredo Chavez, i vicini si riuniscono da anni ogni pomeriggio in un campo che porta il nome del campo da bocce, accanto alla chiesa cattolica.
Ci sarà anche un torneo il 23 di questo mese con più di 30 coppie. Gli amici José Henrique Gallina, 53 anni, José Santana, 73 anni, e José Oselli, 79 anni, assicurano che la passione per le bocce è stata tramandata di generazione in generazione e ha avuto origine dai loro antenati immigrati italiani.
“Giochiamo da quando eravamo bambini, questo è ciò che ci hanno insegnato i nostri genitori e i nostri nonni. Le bocce sono uno sport tradizionale nella regione”, ha detto Jose Henrique. Jose Osili ha spiegato che le bocce possono essere giocate da chiunque, poiché è uno dei lo sport più democratico al mondo per lui, senza limiti di età, sesso o limitazioni fisiche.
Ogni giocatore riceve quattro palline da lanciare durante il gioco, con l'obiettivo di segnare punti posizionandole il più vicino possibile al pallino (una pallina più piccola lanciata inizialmente come bersaglio).
Secondo lui la partita può essere giocata tra due persone o due squadre, con quattro bocce per ogni squadra, cioè due per ogni giocatore. Il gioco consiste nel lanciare le bocce e posizionarle vicino al pallino.
L'avversario, a sua volta, proverà ad avvicinare le sue palline al pallino, ovvero a “togliere” le palline degli avversari.
A Wargem Alta da circa 20 anni si svolge un torneo municipale organizzato dai praticanti. Le partite si svolgono ogni venerdì e la finale si tiene nel mese di ottobre.
“È un evento che riunisce molti praticanti. È questo sport tradizionale di Wargem Alta che guida la città”, ha detto il sindaco di Wargem Alta, Elisir Rabelo.
La ricercatrice Joanna Francisco ha spiegato che altri giochi portati dagli italiani sono comuni nello stato, come Intisar, Moura e Groppao. “Vediamo la presenza di questi giochi soprattutto nelle regioni montuose”.
Conflitto a Wargem Alta
A Wargem Alta da più di 15 anni si svolge un torneo di bocce, organizzato dal comune con l'aiuto dei residenti.
Il produttore rurale Almzendo Arcanjo Bettini, 56 anni, è sempre coinvolto ed è un sostenitore del popolare gioco delle palline di pasta portato in Brasile dagli immigrati italiani.
“Lo pratico fin da quando ero piccolo e lo considero uno sport radicato nel nostro territorio. Il nostro torneo anima la città e mantiene vive le tradizioni italiane.
Il funzionario statale Julimar Neves (37 anni), appassionato di bocce, ha spiegato che ci sono prove che questo sport fosse originariamente praticato come forma di intrattenimento nell'antica Grecia e in Egitto, per poi diventare uno sport in Italia durante il periodo imperiale.
Secondo lui, le bocce in Italia consistono in un gioco molto simile al bowling, ma giocato sull'erba. Questo tipo di gioco è stato professionalizzato nei festival.