In un video di 30 secondi, il campione paralimpico di scherma visto il bambino Invita più di 1,1 milioni di follower, inclusi luminari come Lewis Hamilton e Cristiano Ronaldo, a provare il nuovo mascara L’Oreal Paris. In un’altra partnership a pagamento, questa volta per Toyota, l’italiano afferma che siamo “la somma dei nostri sacrifici, di tante piccole azioni per realizzare qualcosa di veramente grande”. Nelle foto sul feed, Vio presta la sua immagine a marchi come Dior, Tommy Hilfiger e Nike, ma sensibilizza anche l’opinione pubblica sulla necessità della vaccinazione di massa.
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All’età di 24 anni, l’atleta è diventata due volte campionessa olimpica nella categoria chip femminile B (che include atleti con bassa mobilità del busto). Sabato 28, contro i cinesi, si è svolto il match che ha portato alla conquista della seconda medaglia d’oro della FEIU Ingjing Zhou che ha perso 9 punti prima dei 15 dell’Italia.
occupazione Giochi Paralimpici Da Rio de Janeiro nel 2016, quando aveva appena 17 anni, Vio ha sconfitto anche Zhou e ha preso l’oro proprio come ha fatto adesso a Tokyo. Oltre a molto talento e allenamento, una delle spiegazioni del successo dello spadaccino è il fatto che è mancina, il che rende la vita difficile agli avversari. Ha scritto su Instagram dopo la sua vittoria: “Se sembra impossibile, allora si può fare… due volte!”
Niente braccia e gambe
Sostenendo la fine della divisione tra i Giochi Olimpici e Paralimpici, Bebe Vio è cresciuta praticando la scherma. Nel 2008, quando aveva 11 anni, ha contratto la meningite di tipo C, una malattia batterica che può causare necrosi in alcune parti del corpo.
A quel tempo, Vio dovette amputarsi mani e piedi. Dopo di ciò, ha perso un’altra parte delle braccia e delle gambe, ma suo padre l’ha incoraggiata a continuare a praticare questo sport. “Molte persone mi hanno detto che è impossibile giocare a scherma senza le tue mani, ma se hai un sogno, fallo”, ha detto in una conferenza stampa a Tokyo.
Nel 2010, dopo aver realizzato delle protesi speciali per poter praticare la scherma, Vio è tornato allo sport. Quattro anni dopo, alle Paralimpiadi di Londra, l’italiana era già una delle più grandi promesse della sua classe ed era una delle giovani donne che portavano la torcia paralimpica al crematorio.
Oltre ad essere un atleta vincitore di medaglie, un influencer digitale che predica la cura di sé e il volto di vari marchi globali, Vio, insieme alla sua famiglia, gestisce un’associazione che incoraggia i bambini e gli adolescenti disabili a fare esercizio. Di conseguenza, nel 2017, è stata nominata Atleta Handicap dell’anno dal Laureus Worldwide Sport Award.
Autore di due biografie, Vio presenta anche un programma su Open TV italiana. chiamato da La vita è una corsa (“La vita è meravigliosa!”), Vio ha intervistato diversi personaggi chiedendo di sogni e sfide – e parlando per se stesso.