Il nuovo film del regista italiano Marco Bellocchio sulla storia vera di un ragazzo ebreo che fu rapito dalle autorità pontificie per diventare prete in Vaticano sarà presentato in anteprima nel 2018. Cinema in Brasile Questo giovedì (18).
“Il rapimento del papa”, distribuito da Pandora Filmes, può essere visto a San Paolo, Brasilia, Rio de Janeiro, Niterói, Cotia, Santos, Cuiaba, Londrina, Porto Alegre, Belo Horizonte, Curitiba, Campinas, Florianópolis, Maceió, Fortaleza. Recife e Salvador.
Bellocchio, autore della sceneggiatura insieme a Susanna Necchiarelli ed Edoardo Albinati, racconta una delle storie che sconvolsero l’Italia dell’Ottocento, quella del bambino ebreo di sei anni Edgardo Mortara, rapito dalla Chiesa cattolica nel 1858 da un gruppo politicizzato zona. E la prospettiva critica.
Affetto da una grave malattia infantile, Mortara si sarebbe sottoposto a un frettoloso rito battesimale eseguito da una cameriera cristiana, credendo che sarebbe morto.
La chiesa ha dichiarato di aver ricevuto una segnalazione sull’incidente e di aver preso in custodia il ragazzo, giustificando ciò con l’esistenza di una legge che impedisce ai non cattolici di allevare un figlio cattolico.
Mortara venne poi trasferita al clero sotto la tutela di Papa Pio IX per ricevere l’educazione cristiana. I genitori, scossi e increduli, fecero tutto il possibile per riavere il figlio, ma il Pontefice non accettò il ritorno del ragazzo.
Non tornò dai suoi genitori fino all’adolescenza, 12 anni dopo, ma la famiglia si scontrò sulla sua fede acquisita e Mortara decise di tornare a Roma e diventare prete.
La produzione, nominata in 11 categorie al “David di Donatello” – l’Oscar italiano – tra cui miglior film, regia e sceneggiatura non originale, e vinta per i migliori costumi, trucco e acconciatura, segna il ritorno di Bellocchio – che ha anche firmato fino a “De Fists Cerrados” e “Bom dia, Boa Noite” – nei cinema brasiliani. (mi dimentico)
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