Il banchiere italiano Andrea Urcel ha vinto la prima battaglia della guerra di corte contro Santander, ma ha dovuto aspettare ancora molto, e potrebbe perdere, 68 milioni di danni concessi dal tribunale di Madrid.
La banca spagnola ha 20 giorni di tempo per impugnare una decisione del Tribunale di primo grado di Madrid, termine che l’istituto finanziario guidato da Ana Putin ha già confermato di voler utilizzare. Anche se l’appello conferma la decisione del tribunale di grado inferiore, Santander ha ancora la possibilità di ricorrere alla Corte suprema spagnola.
Il caso “Orcel vs Santander” ha scosso la stampa internazionale, riunendo in un’unica aula tre dirigenti di banca: Andrea Orcel, oggi amministratore delegato di Unicredit – come parte procedurale – Anna Putin, leader di Santander, e Axel Weber, il capo di UBS – entrambi facendo da testimoni. Un tribunale della capitale spagnola, Santander, ha disposto un risarcimento di 68 milioni di euro al banchiere italiano, secondo le informazioni fornite da Effie.
L’attuale CEO di Unicredit ha fatto causa a Santander nel 2019, dopo che la banca ha fatto un “passo indietro” nell’assumere il banchiere, nel gennaio dello stesso anno, dopo aver annunciato la stessa offerta nel settembre 2018.
A quel tempo, la banca spagnola ha giustificato il suo declino a causa del deficit fiscale. Orcel era ancora direttore della banca svizzera UBS e guadagnava circa 50 milioni di euro all’anno.
Poi l’italiano ha fatto causa a Santander e ha chiesto un risarcimento di 112 milioni di euro, oltre alla sua fusione con il gruppo spagnolo.
Tuttavia, un anno dopo la presentazione della causa, Orcel è stato nominato amministratore delegato di Unicredit, riducendo il valore della richiesta di risarcimento a 72 milioni di euro.
La banca, durante il processo, ha sostenuto che Orcel aveva violato l’accordo fino a quando la sua nomina a amministratore delegato del gruppo non è diventata effettiva.
L’entità finanziaria ha confermato che l’offerta inviata al banchiere include una disposizione che Orcel deve negoziare con UBS, pagando fino al 50% della sua corrispondente remunerazione differita per il 2018, per la riduzione. L’importo che gli pagherà Santander. Questa ricompensa è stata di circa 35 milioni di euro.
A maggio, l’amministratore delegato di Santander, Anna Botín, ha sostenuto che la nomina di Orcel non ha mai avuto effetto, perché non è stata approvata dal consiglio di amministrazione o dall’assemblea degli azionisti.
Tuttavia, il Tribunale di primo grado di Madrid non ha condiviso tale argomento, affermando che il contratto era “valido ed efficace”.
Per il giudice, la banca spagnola ha rescisso il contratto “unilateralmente e ingiustificatamente”, contrariamente ai principi di legge, “con le conseguenze che questo gesto comporta”.