*Testo scritto dalla giornalista Haline Floriano, curatrice del blog.
La scienza politica e la politica dell’istruzione è stata recentemente pubblicata, grazie alla Fondazione Konrad Adenauer con il sostegno del movimento di voto di coscienza. Ogni nuova unità, in forma di libro di oltre 600 pagine, è stata organizzata da un diverso politologo: Humberto Dantas, Michel Fernandez, Graciela Testa, Carolina de Paula e Taciana Ciccarino. Il volume nel suo insieme è stato coordinato da Dantas e Joyce Luz. Nel corso di 38 capitoli, il libro cerca di tradurre le sfide introduttive della scienza politica concentrandosi, in tempi diversi, sulle politiche pubbliche educative in Brasile.
Tra le differenze nel lavoro c’è la sua diversità nel corpo degli autori, in termini di genere e luogo. Inoltre, diciannove dei 20 politologi hanno partecipato al blog Legis-Ativo come autori del capitolo (Ana Paola Masoneto, Arare Carvalho, Bruno Souza, Carolina Correia, Carolina de Paula, Claudio André de Souza, Eduardo Sino, Grazzella Testa, Hana Marucci Aflalo, Humberto Dantas, João Paulo Viana, Joyce Luz, Leon Victor de Queiroz, Lucas Ambrózio, Luciana Santana, Marcela Tanaka, Michelle Fernandez, Vitor Sandes e Vítor Oliveira).
Questa volta, l’attenzione è rivolta all’analisi delle scienze politiche e alle politiche educative. L’istruzione ha il merito di aver trasformato la nostra società, e infatti, senza di essa, ridurre le disuguaglianze e generare pari opportunità sarebbe molto più difficile. Dopo aver letto i testi, è innegabile quanto sia onnipresente la scienza politica. Il lavoro ci permette anche di avere uno sguardo più critico sulla realtà che ci circonda, che ci rende cittadini più consapevoli e capaci di discernere cosa è reale e cosa non lo è.
Pertanto, comprendere e applicare questi due mondi può aiutarci – molto. Leggere la politica riguarda anche ciò che si può e non si può fare per migliorare la situazione in cui viviamo. Si tratta di conoscere le possibilità che la politica ci offre per fare la differenza. O anche per capire la differenza che fa la non partecipazione.
Per gli autori, leggere la politica significa imparare ed educare alla politica, un argomento che permea direttamente o indirettamente tutte le materie scolastiche, come descritto nelle leggi sui principi guida, nei fondamenti dell’educazione e negli standard curriculari nazionali. L’intento è quello di mostrare l’interfaccia dei due temi: la politica dell’istruzione, così come la politica dell’istruzione. L’unione di questi due mondi è necessaria per discutere, in modo equilibrato, dell’impegno della nazione per l’educazione alla vita democratica.
Tra gli innumerevoli argomenti e discussioni disponibili nel libro ci sono: democrazia, cittadinanza, stato, governo, sfide alla costituzione del 1988, politiche di istruzione pubblica, rappresentanza e rappresentanza, partiti politici, controllo sociale, magistratura, processo legislativo, trasparenza democratica e molto di piu. . Insomma, è un’affascinante avventura senza precedenti per conoscere meglio il mondo delle scienze politiche e le politiche pubbliche dell’istruzione.
Per consultare gratuitamente il libro, in formato digitale, Basta accedere a questo link.