In tempi di crisi, l’aiuto può arrivare in modi inaspettati. Quello che è successo agli Alleati durante la seconda guerra mondiale è stato aiutato da Lucky Luciano, il leader della mafia italiana che opera negli Stati Uniti.
All’epoca, il governo del Paese era preoccupato per il numero di cittadini americani di origine giapponese, italiana o tedesca e per come le loro relazioni potessero favorire la simpatia per le potenze dell’Asse, trasformando la loro cittadinanza in una minaccia alla sicurezza nazionale.
A metà del 1942, la portaerei statunitense S.S. Il sospetto e la paura sono aumentati dopo che l’incendio ha travolto la Normandy mentre si trovava nel porto di Manhattan, che sembra essere un lavoro di sabotaggio.
Alleanza sospetta
Luciano fortunato. (Fonte: Pinterest / Riproduzione)
I membri del Naval Intelligence Office sapevano che la mafia stava controllando le acque, così hanno contattato Luciano (che stava scontando una condanna a 50 anni nel carcere di Clinton) e si sono offerti di cambiare la sua condanna in cambio di informazioni e assistenza. “Operazione Husky”. La folla acconsentì.
Luciano non solo si impegnò a fornire informazioni privilegiate alla Marina, ma assicurò anche che non ci sarebbe stato sciopero tra i portuali durante l’intero conflitto. Questa parte della negoziazione divenne nota come Operazione Underworld e nonostante il fatto che gli autori abbiano eseguito parte dell’accordo, la sua efficacia è ancora oggetto di discussione oggi.
Pertanto, questa alleanza segnò solo l’inizio di una confederazione tra gli Stati Uniti e la mafia italiana, mentre la guerra procedeva e gli Alleati tramavano per invadere l’Italia.
(Fonte: Pinterest / Riproduzione)
Luciano aveva motivo di odiare il dittatore Benito Mussolini perché aveva soppresso l’organizzazione e l’aveva mandata clandestinamente nel paese. La folla aveva contatti siciliani ben informati e il supporto logistico necessario per l’invasione.
Nel luglio 1943, il governo degli Stati Uniti chiese ai suoi alleati di fornire mappe e fotografie di importanti porti siciliani per lanciare le cascate alleate. L’affare ebbe un tale successo che, un mese dopo l’inizio dell’invasione, il nemico della Sicilia, che riuscì a cacciare gli Alleati, pose fine alla guerra.
Questa collaborazione è ancora più controversa sulla misura in cui Lucky Luciano e la sua banda hanno aiutato il governo degli Stati Uniti nell’operazione Husky. Secondo l’autore Walter Wincel, l’elenco dei contributi era così lungo che il governo e la Marina presero in considerazione l’idea di assegnare all’autore del reato una medaglia d’onore.