L’Italia ha concluso “positivamente” le trattative con la Commissione europea per il rilancio di Alitalia, in difficoltà finanziarie, con la nomina della nuova Eta, che entrerà in funzione dal 15 ottobre, ha annunciato giovedì il governo italiano.
Un comunicato del ministero dell’Economia e delle Finanze afferma che la nuova compagnia aerea sarà “pronta a operare a pieno regime” dal 15 ottobre, quando sono attesi i primi voli.
“Con ETA è nata una nuova e importante compagnia aerea italiana, che ha grandi prospettive di sviluppo e potrà competere nel mercato nazionale ed internazionale”Lo ha detto in una nota il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini.
Il governo italiano, guidato da Mario Draghi, sta negoziando da mesi con Bruxelles per creare una nuova compagnia aerea, ETA, di Alitalia, che si è trovata in una situazione finanziaria precaria ed è stata più volte sull’orlo del collasso negli ultimi anni.
Le trattative si sono concluse “positivamente” e hanno portato a “trovare una soluzione che consentirà di contribuire efficacemente al rafforzamento dell’industria aeronautica nazionale”, secondo Giovannini.
Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha affermato in una nota che i dipendenti di Alitalia che “potrebbero essere nominati dalla nuova società sono 2.800 nel 2021 e 5.750 nel 2022”.
La nuova società investirà in innovazione e digitalizzazione, in linea con i principi espressi nel piano di rilancio di Roma, sulla scia della crisi pandemica.
Alitalia, in bancarotta da maggio 2017, non è stata in grado di attirare l’interesse di nessun partner per rilevare l’intera attività.
Il governo italiano ha dichiarato lo scorso anno di voler creare una nuova società chiamata Ita Spa, che riceverà un pagamento iniziale di 3.000 milioni di euro e acquisirà il patrimonio sanitario di Alitalia.
Dal 2017 il governo italiano ha concesso ad Alitalia due prestiti per un totale di 1,3 miliardi di euro per garantirne il funzionamento, ma i soldi non sono stati restituiti e la Commissione europea sta indagando se si tratta di aiuti pubblici, senza che sia ancora stata presa alcuna decisione.
Inoltre, dallo scorso anno, l’azienda ha ricevuto circa 300 milioni di euro in aiuti alle aziende colpite dalla pandemia, con il “via libera” di Bruxelles.
La Commissione europea ha dichiarato in una nota di aver “registrato l’annuncio fatto dall’Italia giovedì in merito al lancio dell’ETA”, senza parlare di un accordo, ma ha chiarito che manterrà “stretti contatti con le autorità italiane” per garantire Questo. La nuova società da creare secondo le norme vigenti in materia di aiuti di Stato.