Gioconda venduta all’asta? Christie’s Auctions venderà venerdì 11 la Monna Lisa di Hecking, la famosa replica del XVII secolo la cui autenticità è stata difesa dal proprietario Raymond Hecking negli anni 60. L’opera ha un valore compreso tra € 200.000 e € 300.000 (€ 240.000) e € 360. mille dollari). In vendita dall’11 al 18 giugno da Christie’s.
Raymond Hecking (1886-1977), appassionato d’arte, ha difeso l’originalità di questo dipinto davanti alla stampa e agli storici dell’arte fino agli anni Sessanta, mettendo in dubbio l’autenticità dell’opera conservata al Louvre e chiedendo al Museo parigino di dimostrare che Leonardo da Vinci era davvero il suo autore.
Ossessionato dall’idea di possedere un capolavoro di Da Vinci, Hekking credeva che non fosse la vera Gioconda che era stata restaurata al Louvre nel 1914, tre anni dopo che il primo dipinto era stato rubato nel 1911 dall’italiano Vincenzo Perugia, e che una copia di esso è stato restituito. Dopo la morte di Raymond Hecking nel 1977, il dipinto rimase in possesso della sua famiglia.
Per Pierre Etienne, Direttore Internazionale dei Dipinti Antichi di Christie’s, la vendita “dimostra perfettamente la magia che la Gioconda ha sempre avuto e continua sempre più a esercitare”.
La Gioconda entrò nelle collezioni di Francesco I di Francia poco dopo il 1517. Diverse copie furono fatte in seguito, all’inizio del XVII secolo, tra cui quelle ottenute da Raymond Hecking.
Il 500° anniversario della morte di da Vinci nel 2019 è stato ricordato da molte mostre prestigiose, quindi, si può dire, che il mercato dei ritratti di da Vinci era in piena espansione. Tuttavia, la Gioconda, originale o nelle sue numerose copie, significa denaro in qualsiasi momento.
Tra le molte copie del dipinto, poche hanno una storia più affascinante della Gioconda di Hecking. Offre una visione affascinante degli atteggiamenti mutevoli nel corso dei secoli verso il valore percepito dell’autenticità rispetto alla tradizione.
Hekking si è rivelato un genio della comunicazione e ha pianificato una campagna mediatica sorprendentemente di alto profilo per guadagnarsi il soprannome di “A” Mona Lisa. Ha invitato i media a esaminare la sua copia e ha prodotto un film per sostenere la sua affermazione.