Inserito il 28/05/2021 00:29
Rocco Morabido è stato arrestato a Jono Bezova (PP) e rimarrà in DF fino al completamento del processo di consegna – (Credit: Handout)
Secondo fonti della polizia, giovedì Roco Morabido e il suo compagno Vincenzo Pasquino, una delle principali organizzazioni criminali italiane, sono entrati nel Penitenziario Federale (PFPRA) a Brasilia. Mail. Durante una mega operazione lunedì scorso (24/5), la Polizia Federale (PF) ha arrestato due uomini all’interno di un hotel a Jono Bezova (PP).
Martedì mattina (25/5), Rocco D.F. Nel verdetto di ieri, il ministro della Corte suprema federale (SDF) Carmen Lucia ha emesso una richiesta immediata per trasferire il condannato al sistema carcerario federale. Non si sa dove si svolgerà la banda fino al completamento del processo di consegna. Tuttavia, il processo funziona in segreto.
Rocco Morabido è stato l’obiettivo di una mega operazione congiunta tra il PF, l’Organizzazione internazionale di polizia criminale (Interpol) e funzionari della sicurezza italiani. È ricercato in Italia dal 1990 ed è accusato di una serie di reati, tra cui traffico di droga, traffico di armi, traffico di esseri umani e riciclaggio di denaro. “Dal nostro mandato, abbiamo rafforzato la nostra ricerca di questo colpevole, che è passato per San Paolo, Rio de Janeiro e Baraba in Brasile ad aprile”, ha detto il direttore generale della PF Paulo Gustavo Mayurino in una conferenza stampa. Presso la sede dell’azienda a Brasilia.
Dopo 22 anni, il capo dell’organizzazione italiana è stato arrestato in Uruguay nel 2017, ma in attesa di essere estradato in Italia, è fuggito nel 2019 ed è diventato uno dei tre latitanti più ricercati in Italia.
Vicenzo era considerato un latitante e voleva rispondere a un procedimento penale davanti a un giudice italiano per l’Associazione internazionale per il traffico di droga e il traffico di droga tra Brasile ed Europa, in particolare Spagna e Italia.
Indagine
Dopo approfondite indagini, il PF è riuscito a raggiungere la posizione del mafioso. Rogo è stato arrestato all’interno di un hotel a Peshawar. C’erano altri due stranieri in quella stanza, uno dei quali era un italiano sfuggito alla giustizia per gli stessi delitti. Luis Roberto Ungaretti, coordinatore generale dell’Agenzia per la cooperazione internazionale (CGCI), ha spiegato: “La differenza in questo caso è la cooperazione internazionale. Quello scambio di dati. ha commesso crimini in tutto il mondo”.
Bruno Samesima, capo dell’Interpol in Brasile, ha affermato che vi erano indicazioni che Rogo fosse coinvolto in attività criminali in Brasile e che il colpevole fosse stato arrestato mentre veniva estradato in Italia. “L’Italia chiede la sua estradizione (criminale) da quasi 30 anni. Questo è un caso molto importante per noi”.