Lunedì il Cremlino ha dichiarato di aver visto notizie dei media sull’uccisione di un consigliere per la sicurezza della Reuters in un attacco missilistico contro un hotel ucraino e ha affermato che Mosca stava prendendo di mira solo le infrastrutture militari in Ucraina.
“Lo ripeterò ancora. Gli attacchi (russi) sono diretti contro le infrastrutture militari e contro obiettivi collegati alle infrastrutture militari”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una teleconferenza quando gli è stato chiesto dell’incidente.
Peskov non ha chiarito se i consiglieri per la sicurezza che proteggono i giornalisti rientrano nella categoria degli obiettivi militari. Quando poi la Reuters ha chiesto maggiori dettagli e chiarimenti sulle sue dichiarazioni, Peskov non ha risposto immediatamente.
L’agenzia di stampa Reuters ha riferito domenica che Ryan Evans, un membro del team Reuters che seguiva la guerra in Ucraina, è stato ucciso e due giornalisti Reuters sono rimasti feriti in un attacco a un hotel nella città di Kramatorsk, nell’Ucraina orientale.
Come molti altri media, Reuters impiega consulenti di sicurezza per lavorare a fianco dei giornalisti nelle zone di conflitto.
Evans, un ex soldato dell’esercito britannico, lavora con Reuters dal 2022 e ha fornito consulenza sulla sicurezza a giornalisti di tutto il mondo, anche in Ucraina, Israele e alle Olimpiadi di Parigi. Aveva 38 anni.
Il presidente Volodymyr Zelenskyj ha detto che l’hotel è stato colpito da un missile russo Iskander, un missile balistico che può raggiungere distanze fino a 500 chilometri.
La Reuters non ha potuto verificare in modo indipendente se il missile che ha colpito l’hotel sia stato lanciato dalla Russia e se si sia trattato di un attacco deliberato all’edificio.
Peskov, portavoce del Cremlino, ha detto di aver letto i resoconti dei media su quanto accaduto.
Peskov ha dichiarato: “Ho letto informazioni dai dipendenti dell’agenzia (di notizie) secondo cui non stiamo parlando di un giornalista, ma piuttosto di un consulente per la sicurezza di qualche tipo”.
La Russia ha ripetutamente negato di aver preso di mira civili o infrastrutture civili.
Città e paesi in tutta l’Ucraina sono stati devastati da quella che la Russia chiama “operazione militare speciale” in Ucraina. Kiev accusa le forze russe di aver commesso crimini di guerra, cosa che Mosca nega.