La serie, interpretata da Giuseppe Dave Zack, ha fatto la storia in Italia.
Zero, la nuova serie italiana di Netflix lanciata ad aprile, da allora è in cima alla lista dei prodotti più visti sul palco. Con un attore creato da giovani talenti, parte del quale viene presentato in TV attraverso la serie, la trama ha un aggancio impressionante basato su otto episodi, ciascuno della durata di circa 25 minuti. Puoi trovarlo facilmente durante il fine settimana! Vedi altri dettagli su Zero.
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Qual è la storia di Zero?
Ambientata a Milano, la serie Netflix segue un immigrato italiano di origine senegalese che rintraccia i criminali usando forze invisibili. Il giovane fumettista Omar (Giuseppe Dave Zack) conduce una vita tranquilla ed è passato inosservato a molti immigrati del quartiere in cui vive da quando ha lasciato Roma. Scoprendo il suo potenziale per essere invisibile, diventa un elemento chiave nella lotta di un gruppo di amici che cercano di salvare il posto di uno sviluppatore immobiliare corrotto.
La prima serie italiana con protagonisti giovani neri
Omar è un supereroe, all’inizio, per non indossare una maschera e vestiti stravaganti. Segretamente, ha l’aspetto di un ragazzo normale con abilità incredibili. Ma un’altra cosa interessante Zero Cioè, ad eccezione del protagonista, l’intero cast è composto principalmente da giovani neri.
La serie Netflix è una fiction di supereroi, un genere poco esplorato dal cinema e dalla TV italiana Zero Questo segna la prima volta che il paese ha prodotto una serie incentrata sulla vita dei giovani neri, creando un sistema che stabilisce un precedente per una maggiore rappresentazione e inclusione dei neri sugli schermi italiani.
Serie basata su libri
Dickel DiStefano è uno scrittore e autore italiano del libro “Non ho mai avuto la mia età” (Never Hot My Age, in portoghese), che ha ispirato la serie. Durante la scrittura della sceneggiatura Zero, Accompagnati da Stefano Voldacio, Massimo Vavasori, Carolina Cavalli e Licandro Monaco, in particolare lo sceneggiatore Roberto Marcioni, sono stati chiamati Menotti.
L’autore ha commentato l’ammissione promossa da Zero: “Penso che questo possa essere un inizio, una piccola finestra attraverso la quale possono passare altri progetti di rappresentanza in Italia. È oltre la pelle nera. Il mio obiettivo è descrivere come sarà”.
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Ha anche denunciato la mancanza di rappresentanza mediatica in Italia “Questo perché chi ha l’opportunità di portare queste storie in TV dice sempre” non siamo pronti “o” non c’è nessuno che possa raccontare queste storie “. Ma non è vero. Guardati intorno o entra nella scuola. “