Il Ministero della Sanità di Gaza ha riferito oggi, giovedì (15), che il bilancio delle vittime nei territori palestinesi dall’inizio del massacro promosso da Israele ha raggiunto le 40.005. Solo nelle ultime 24 ore, sono morte 40 persone. La maggior parte delle vittime erano donne e bambini e più di 92.401 persone sono rimaste ferite.
Recentemente, un attacco israeliano ha ucciso almeno 93 persone in una scuola e in una moschea nella città di Gaza, dove gli sfollati cercavano rifugio. L’esercito israeliano ha confermato l’attacco, sostenendo che aveva preso di mira un centro di comando di Hamas e che aveva ucciso 19 “combattenti”.
Questa azione è stata condannata da molti alleati di Israele e ha suscitato intense critiche internazionali. Israele ha usato il termine “combattenti” per evitare accuse di crimini di guerra, ma continua a non fornire alcuna prova che le persone fossero armate. Israele ha addirittura classificato i bambini palestinesi come combattenti, facendo arrabbiare le autorità per i diritti umani.
Aumenta la pressione internazionale per raggiungere un accordo di cessate il fuoco, con i critici che sottolineano l’urgente necessità di raggiungere una soluzione. La vicepresidente americana Kamala Harris e i gruppi di pressione in Israele stanno premendo per raggiungere un’intesa per alleviare la situazione umanitaria.
La crisi umanitaria a Gaza continua a peggiorare, con circa 2,2 milioni di palestinesi che affrontano condizioni sempre più precarie.