Un murale in onore della giocatrice di pallavolo italiana Paola Econu, campionessa olimpica e giocatrice dell’anno alle Olimpiadi femminili di Parigi 2024, è stato vandalizzato a Roma davanti alla sede del Comitato Olimpico Italiano. L’aggressione razzista – meno di 24 ore dopo il suo insediamento – era evidente perché in un disegno dell’artista Laika, il colore della pelle di Ekonu era cambiato da nero a bianco.
Il murale raffigurava Ekonu con un medaglione d’oro sul petto. Al ballo del design è stato letto un messaggio che chiedeva di porre fine al razzismo, alla xenofobia, all’odio e all’ignoranza. Ma oltre al messaggio politico, anche la palla era dipinta.
L’opera si chiamava “Italianita” (Italiani). Econu aveva 25 anni ed era nato a Cittadella, un piccolo paese del Veneto, nel nord-est dell’Italia. I suoi genitori erano nigeriani e lui divenne cittadino all’età di 14 anni. Oltre a lei, la squadra vincitrice dell’oro a Parigi comprendeva altri due giocatori di colore: Miriam Silla e Loveth Omorui. Anche la famiglia di Omorui è originaria della Nigeria e Sylla è figlia di ivoriani. Tuttavia, tutti e 3 sono nati in Italia.
Nella stessa squadra ci sono giocatori di altri paesi, come Sarah Luisa Farr, nata in Germania, ed Ekaterina Antropova, nata in Islanda e figlia di genitori russi. Non si tratta di mettere in discussione la loro “italianità”, ma di sottolineare l’ovvio: Econu è il bersaglio non solo del razzismo, ma del razzismo, una donna nera che difende i colori dell’Italia.
Per molti, non importava che lei fosse determinante nel primo oro olimpico italiano nella pallavolo femminile. Nel 2022, dopo la sconfitta in semifinale dell’Italia ai Mondiali contro il Brasile, Ekonu ha deciso di lasciare la squadra italiana dopo aver subito una serie di attacchi razzisti sui social media. Non si è discusso solo della sua performance, ma anche se fosse effettivamente italiano. Ritornerà nel 2024.
Realizzando l’opera, l’artista Laika dichiarò: “Questa vittoria è uno schiaffo ai cosiddetti “patrioti”, creati dalla seconda generazione, che non accettano l’Italia multietnica. Solo solido“.
Jus Solis La cittadinanza è determinata dal luogo di nascita. In Italia domina Diritto di sangueLa chiave qui è il sangue: ecco perché Econu ha dovuto aspettare fino ai 14 anni per essere considerato cittadino italiano, nonostante avesse trascorso tutta la sua vita nel Paese.
È molto difficile sopportare il peso di rappresentare l’Italia pur essendo neri. A Euro 2012, Croazia e Italia hanno pareggiato 1-1 in Polonia, e i tifosi croati hanno seguito l’esempio con scimmie, intonando cori razzisti e persino lanciando banane in campo contro l’attaccante italiano Mario Balotelli.
* Copa Além da Copa è un podcast dedicato all’approccio allo sport da una prospettiva storica, politica, culturale e sociale. Creiamo contenuti su Instagram e Twitter e creiamo articoli esclusivi per gli abbonati alla nostra campagna di crowdfunding. Conoscila e diventa sostenitore apoia.se/copaalemdacopa.
Montaggio: Rodrigo Duro Coelho