Il portavoce diplomatico cinese Mao Ning ha dichiarato: “Su invito del primo ministro Li Qiang (…) il primo ministro italiano Giorgia Meloni si recherà in visita ufficiale in Cina dal 27 al 31 luglio”. Nella situazione attuale.
La visita arriva dopo che Roma ha abbandonato la Belt and Road Initiative, il principale programma di politica estera di Pechino, segnalando un cambiamento nell’atteggiamento nei confronti della Cina.
La Meloni aveva scelto di non rinnovare l’accordo con Pechino per altri cinque anni lo scorso dicembre. Tuttavia, l’esecutivo italiano spera di mantenere i rapporti con la seconda economia mondiale.
L’iniziativa Belt and Road prevede la costruzione di porti, linee ferroviarie o autostrade e la creazione di nuove rotte commerciali tra l’Asia orientale, l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa.
Il rafforzamento delle relazioni tra Pechino e i paesi interessati prevede una maggiore cooperazione nei settori del cyberspazio, del mondo accademico, del giornalismo, delle regole commerciali o degli accordi finanziari, con l’obiettivo di aumentare il ruolo della valuta cinese, lo yuan, negli scambi commerciali.
L’iniziativa, lanciata dal presidente cinese Xi Jinping nel 2013, ha simboleggiato un cambiamento nella politica estera cinese, da un atteggiamento di basso livello a uno più assertivo, volto a plasmare lo scenario internazionale.
L’Italia è stato l’unico Paese del G7, il gruppo che comprende alcune delle più grandi economie del mondo, a firmare un memorandum d’intesa nell’ambito del programma cinese.
Prima che Roma annunciasse la sua decisione, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto aveva fortemente criticato la decisione del precedente esecutivo di aderire all’iniziativa, affermando: “È stato un atto improvvisato e terribile”.
“Esportiamo molte arance in Cina, mentre… [os chineses] Ha aggiunto che le esportazioni verso l’Italia sono triplicate negli ultimi tre anni.
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Losa/La fine