L’Italia imporrà una tassa sugli “extra profitti” delle banche nel 2023, riferisce Bloomberg. L’imposta sugli utili bancari straordinari è stata inclusa in un ampio pacchetto di misure che vanno dalle licenze di taxi agli investimenti esteri.
La tassa potrebbe portare più di due miliardi di euro alle casse dello Stato italiano.
Il vice primo ministro Matteo Salvini ha affermato che la misura tasserebbe “il 40% degli utili straordinari” delle banche nel 2023, e questo denaro dovrebbe finanziare tagli fiscali e sostegno a coloro che vogliono acquistare la prima casa.
I profitti delle banche italiane crescono – come in Europa in generale – grazie ai tassi di interesse più alti da parte della Banca Centrale Europea.
L’Italia è uno dei Paesi che criticano la politica di Christine Lagarde. Antonio Tajani, anche vice primo ministro, ha dichiarato: “Diciamo da mesi che la Banca centrale europea ha commesso un errore nell’alzare i tassi di interesse e questa è una conseguenza inevitabile”.
In Portogallo e Spagna, tra gli altri paesi, questo tasso è già stato adottato per diversi settori. In Spagna, ad esempio, questo vale per le banche e le grandi aziende. In Portogallo, l’imposta mira a generare profitti straordinari dall’energia e dalla distribuzione.
Anche in Italia la tassa non è nuova. Nel 2022 il Paese ha già imposto una tassa sugli utili straordinari delle società energetiche, che a fine anno ha deciso di aumentare al 35%.