Indrik, Estavao e Luis Guilherme. I tre nomi hanno firmato insieme per la prima volta nella formazione titolare della Nazionale palmeSperava in una notte da sogno all’Allianz Park questo giovedì. Dopotutto, l’addio di Endric lo richiedeva. Ai tre amici d’infanzia che compongono l’Attacco alla Palestina.
Ma lo scenario era lontano da quello desiderato.
Palmeiras 0 x 0 San Lorenzo | I momenti migliori | Sesto turno | Conmebol Libertadores 2024
EHI palme Si sono mostrati una squadra fredda e senza energie, sotto i 12°C nella capitale, San Paolo, sprecando le poche occasioni create e pareggiando 0-0 con il San Lorenzo, perdendo la leadership generale contro la CONMEBOL Libertadores – che è andata al River Plate . .
I tiri sono stati nove – contro i sei degli avversari -, quattro dei quali in porta, ma alcuni hanno sfiorato la formazione di una formazione pericolosa, tra cui le creazioni di Crias da Academia. I movimenti di Luís Guilherme sono ancora sfuggenti nel primo tempo, ma senza molta efficacia.
– È stata una decisione difficile. Forse cercavo più ciò che era meglio per la gente, che voleva vedere tutti e tre insieme, piuttosto che ciò che era meglio per la squadra – ha detto Abel Ferreira, a proposito della scelta dell’attacco, a fine partita.
Gomez ha comunque segnato per Alverde, ma era in posizione di fuorigioco e il tiro è stato annullato.
Senza creatività e affidandosi a calci piazzati, quindi palme Ha faticato a scambiarsi passaggi nonostante avesse il possesso di palla, e ha avuto difficoltà a trovare spazi nella difesa ben posizionata del San Lorenzo. Qualcosa che Abel ha visto come decisivo nel sorteggio.
“Ho avuto l’onore di vedere Indrik con la maglia del Palmeiras”, dice Boca. Suono della ventola
Dopo l’intervallo la squadra è tornata senza cambi e, come al solito, ha apportato i primi cambi solo al 15′ dell’inizio del secondo tempo.
Ha chiamato Rooney, Flaco Lopez e poi Romulo per attivare l’attacco, ma in pratica ha avuto una sola occasione, con un tiro di Estevao finito nelle mani di Altamirano. Anche Murillo ha avuto una buona occasione con un colpo di testa e l’ha sprecata.
C’è stata una lamentela sui tempi supplementari concessi dall’arbitro che ha concesso quattro minuti supplementari nel secondo tempo – tra le critiche anche dei tifosi – ma la verità è che la serata si è conclusa con una prestazione scarsa e improduttiva in casa, ed è stata soprattutto prevista per l’addio al numero 9 Alverde.
In campo risuona il fischio finale e gli atleti scendono negli spogliatoi. Indrik rimase.
Camminò da solo sugli spalti, salì le scale per abbracciare i tifosi, autografare le magliette e attraverso l’Allianz Parque in quello che sembrava un giro olimpico, abbracciando in lacrime il club che aveva creato al mondo, seguendo ora le orme di suo padre. Strada privata.
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