Oggi, giovedì (4), diversi personaggi del calcio italiano hanno ricordato il 74esimo anniversario dell’incidente aereo che costò la vita a gran parte del Torino, il club più forte del Paese negli anni Quaranta.
La tragedia di Superga, avvenuta nel 1949, uccise 18 giocatori piemontesi e cinque membri dello staff tecnico. Avendo perso quasi tutte le sue stelle, la squadra del Torino non ha più ritrovato la forza di un tempo.
Il presidente della Federcalcio italiana Gabriele Gravina ha affermato che il “Grand Torino” è diventato un “patrimonio” del calcio e della storia del Paese.
“Il Grand Torino è l’unico che ha oltrepassato il confine tra mito e leggenda, per diventare patrimonio del calcio italiano e della storia civile del nostro Paese. È un messaggio di bellezza e di unità, e rappresenta la più bella eredità della squadra di Khaled.” Capo.
Il presidente della FIFA Gianni Infantino ha dichiarato sul suo account Instagram che il pluricampione del Torino sarà sempre ricordato dagli appassionati di calcio.
“Una squadra che rappresenta l’emblema della vita e della dedizione. Se siamo ancora qui oggi a ricordare il ‘Grande Torino’ è perché hanno lasciato qualcosa di speciale nel cuore di tutti. Sono stati eccezionali, leali e hanno rappresentato la rinascita dell’Italia”, ha commentato il giocatore. Sindaco di Torino, Il Cairo.
La mitica squadra granata ha vinto cinque scudetti italiani consecutivi e mantiene un record imbattuto per sei anni e nove mesi.
Il 4 maggio 1949 l’aereo con a bordo la delegazione torinese si schiantò contro la collina del Duomo di Superga a Torino, uccidendo tutte le 31 persone a bordo. La squadra vittima è ancora oggi considerata una delle migliori squadre della storia del calcio italiano e all’epoca costituiva la base della Nazionale. .