I film saranno proiettati il 26 maggio al Palazzo Bicci nella città rumena di Carpenito Romano. Monsignor Viganò: Sarà una giornata in cui si parlerà dell’importanza di preservare il patrimonio audiovisivo della Chiesa, «facendo seguito alle parole di Papa Francesco, che ha proposto la prossima apertura del Centro Apostolico del Vaticano, e che fa riferimento alla necessità di siate buoni custodi della memoria attraverso le immagini.”
Notizie dal Vaticano
Per la prima volta in Italia, tutti i film conservati fino ai giorni nostri dalla fine dell’Ottocento su Leone XIII, il primo papa della storia immortalato da una cinepresa, verranno proiettati in un evento pubblico. L’evento è in programma domenica 26 maggio, a Carpenetto Romano – Regione Lazio – nel Palazzo Bicchi, casa natale del Pontefice, che per l’occasione sarà eccezionalmente aperto al pubblico tutto il giorno, come accaduto solo due volte negli ultimi anni. . Trent’anni.
L’evento – con inizio alle ore 11 – è stato promosso da Gianni Piacitelli Picci e dal Comune di Carpenito Romano in collaborazione con la Fondazione per le Memorie Audiovisive del Cattolicesimo (MAC) e il Centro Ricerche CAST dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno, che hanno scelto questo location per presentare il Volume di Gianluca Della Maggiore dal titolo “I Primi Ritratti di Leone
I film Lumiere in Italia
Nel corso dell’evento, con il sostegno della Fundação Cineteca do Friuli e dell’Istituto Lumière, si discuterà dell’importanza di preservare le produzioni audiovisive cattoliche alla luce del monito di Papa Francesco ad essere “buoni custodi della memoria attraverso le immagini”, denunciandone il notevole ritardo. riguardo questo argomento. Ad aprire i lavori sarà monsignor Dario Eduardo Viganò, presidente della Fondazione MAC e preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università Telematica Uniettuno. Ha detto: “L’eccezionalità di questa giornata sta nel fatto che, per la prima volta in Italia, potremo vedere i film biografici del 1898 e i film Lumière girati tra il 1899 e il 1902. I film Lumière non sono mai stati proiettati in Italia con data e attribuzione corrette”, rivela Della Maggiore. “Lo realizzò il fotografo pontificio Francesco de Federis che, in quattro anni, riuscì a realizzare ben 12 film su Leone XIII: tre dei quali si possono vedere. nel Palazzo Bicci.”
Il tredicesimo leone da “Ars Photography”
I film in questione hanno un valore storico eccezionale, non solo perché testimoniano il primo incontro tra la Chiesa e il cinema, ma soprattutto perché simboleggiano una caratteristica comune tra Leone XIII e Papa Francesco. “Entrambi – spiega monsignor Viganò – sono aperti al nuovo delle fonti audiovisive, il che indica un deciso cambio di prospettiva per l’intera Chiesa”.
Leo “Il volume Della Maggiore rivela dettagli: nel 1867, quando era ancora arcivescovo di Perugia, papa Becci dedicò una poesia a Fotografia dell’Ars. Successivamente, quando fu eletto alla Sede di Pietro, inserì un’incarnazione dell’arte fotografica nell’affresco dedicato alle belle arti benedette dalla religione che fece installare nel 1883 nella Galleria dei Candelabri dei Palazzi Apostolici e che ora si trova ai Musei Vaticani. .”
Viganò: Ampliare la memoria uditiva e visiva
Inoltre, era Leo «Si tratta di una sorta di rivoluzione culturale, che oggi Papa Francesco abbraccia e realizza, che indica quanto sia necessario ampliare la nostra attenzione verso la memoria audiovisiva del nostro passato: per questo ha anche recentemente proposto la prossima inaugurazione del Massachusetts Church”, conclude monsignor Viganò. La Mediateca Apostolica in Vaticano, situata accanto all’Archivio e alla Biblioteca Apostolica”.
Una serie di commesse prestigiose che la Fondazione MAC e il Centro Ricerche CAST stanno portando avanti con tutte le loro forze e di cui il volume di della Maggiore rappresenta un piccolo ma importante frutto. “Uno studio originale e prezioso – afferma Maria Amata Garito, Rettore dell’Università Internazionale degli Studi Telematici Uninettuno – nasce nell’ambito del vasto lavoro portato avanti dal CAST negli ultimi quattro anni, che in breve tempo ha potuto alimentare un’area di ricerca interdisciplinare su questi temi.” Con la partecipazione di illustri partner.
Cinema Vaticano
Forse l’aspetto più sorprendente che emerge dal libro è il ruolo diretto svolto dai fratelli Lumière in questo caso, di cui finora non è venuto alla luce nulla. “Un rapporto stretto con Leone Piazza San Pietro, di fronte alla finestra dell’appartamento del Papa. Conclude che non è un caso che nel novembre 1899 Louis Lumiere abbia avuto l’onore di ricevere dal Papa una speciale medaglia d’oro pontificia.