Ritorno sulla terra
Mentre Petrobras continuava ad offrire un aumento della produzione e delle esportazioni, le aste cambiarono nuovamente direzione. Tra la metà di febbraio e la prima settimana di marzo, il prezzo della carta preferita è sceso, provocando un calo del valore di mercato della società di circa 40 miliardi di R$, a 530 miliardi di R$.
Quando il 7 marzo è stato annunciato il divieto sui dividendi straordinari, il movimento al ribasso si è intensificato. L’11 marzo, dopo tre sessioni di negoziazione, il calo totale della capitalizzazione di mercato è stato di oltre 60 miliardi di R$, scendendo a 466 miliardi di R$, il livello più basso da gennaio.
L’atmosfera non si è calmata, come abbiamo confermato, con il licenziamento di Prats, ma dopo un vero e proprio bombardamento con la Petrobras che ha perso valore di mercato, la situazione si è calmata e la partenza di Prats è entrata in uno stato di ibernazione. Tuttavia, si è verificato un nuovo spostamento, ora al rialzo, nei prezzi delle azioni della società.
Dalla valle del valore di mercato, l’11 marzo, poco prima del licenziamento di Prats, nella prima settimana di maggio, i corsi delle azioni Petrobras hanno registrato un nuovo periodo di aumenti successivi. Con un aumento di 95 miliardi di R$, la capitalizzazione di mercato è praticamente tornata al record stabilito a febbraio, raggiungendo i 562 miliardi di R$. Intanto è vero che il governo ha deciso di distribuire agli azionisti la metà degli utili straordinari trattenuti.
Giù di nuovo
Con la conferma dell’uscita di Prats e la nomina dell’ingegnere ed ex direttore generale dell’Agenzia nazionale per il petrolio, il gas naturale e i biocarburanti nel governo di Dilma Rousseff, le quotazioni delle azioni Petrobras sono nuovamente crollate. A seguito della speculazione secondo cui Champyard stava capitolando al desiderio di utilizzare i profitti di Petrobras per espandere gli investimenti, lasciando gli azionisti a guardare le navi, la perdita di capitalizzazione di mercato, questa volta, è stata pari a quasi 50 miliardi di R $, in due sessioni di negoziazione.