Durante il processo penale contro Donald Trump, che si svolge a New York, questo giovedì (16), Michael Cohen, ex avvocato dell’ex presidente degli Stati Uniti (2017-2021), ha rivelato i dettagli delle paure di Trump dopo aver rivelato la presunta relazione che aveva con l’ex attrice porno Stormy Daniels.
Secondo Cohen, quando i primi dettagli della storia sono apparsi sul sito “sporco”, Ora defunto, Trump era molto preoccupato per l’impatto sulla sua famiglia e sulla sua immagine.
Cohen in precedenza aveva spiegato che la prima volta che venne a conoscenza della presunta relazione tra Daniels e Trump fu mentre lavorava con il suo ex avvocato, Keith Davidson, per rimuovere il post sui due dal sito. “sporco”. Ha anche affermato di credere, a un certo punto, che Stormy Daniels stesse cercando di ricattare Trump.
L’ex avvocato di Trump, ancora in tribunale, ha parlato delle registrazioni “segrete” che teneva sul suo telefono. Tra le 95 registrazioni figurano conversazioni con giornalisti e persino una telefonata con l’ex capo della stazione CNN, Jeff Zucker. Cohen ha confermato di non aver informato le persone che stava registrando le chiamate.
Durante l’indagine di giovedì, a Cohen è stato chiesto anche del suo rapporto con i media statunitensi. Ha ammesso di “aver lottato per garantire una copertura positiva su Trump” e di essere “arrabbiato quando non è riuscito a ricevere buone notizie” dalla stampa nazionale. Cohen ha anche confermato di avere un forte rapporto con il giornalista New York TimesMaggie Habermann.
Sempre durante la sua testimonianza, Cohen ha discusso della validità dell’accordo di riservatezza con Daniels, sottolineando che il documento è giuridicamente vincolante. Ha anche citato le preoccupazioni sui file appartenenti ad American Media Inc. (responsabile del tabloid Investigatore nazionale) su Trump e su come questi documenti potrebbero essere usati contro di lui se cadessero nelle mani sbagliate.
Trump, che ha seguito da vicino la testimonianza di Cohen, ha affermato la sua innocenza mentre lasciava l’aula, descrivendo il processo penale come “farsa” e “persecuzione politica”. Ha dichiarato di non aver violato alcuna legge e ha criticato il sistema giudiziario americano per non essere “giusto nei suoi confronti”.
Il processo, entrato nella fase finale, riprenderà lunedì prossimo (20), quando gli avvocati di Trump continueranno a interrogare Cohen, testimone chiave dell’accusa. Trump deve affrontare 34 capi di imputazione per falsificazione di documenti aziendali per nascondere presunti pagamenti a Cohen, che ha pagato 130.000 dollari a Stormy Daniels per “mettere a tacere” l’ex porno star, che afferma di avere una relazione con Trump.
L’ex presidente degli Stati Uniti si è già dichiarato non colpevole di tutte le accuse e ha anche negato la presunta relazione con Daniels, avvenuta presumibilmente nel 2006.
Grafici della Gazeta do Pofo[Clique para ampliar]