L’azienda sanitaria Amiel sta esplorando la possibilità di vendere le sue attività nella regione del nord-est, con l’obiettivo di concentrare le sue attività a San Paolo, Rio de Janeiro e nel Distretto Federale, secondo fonti vicine alla questione, come riportato in INSIGHT/EXAM colonna.
Attualmente Amiel dispone di tre ospedali nella regione nord-orientale: Monte Clinicum, situato a Fortaleza e con 102 posti letto; Brumater, nel Natal, dispone di 142 posti letto; Santa Juana a Recife dispone di 219 posti letto.
La strategia dell’azienda prevede la vendita non solo degli ospedali, ma anche del gruppo di piani sanitari della regione. Queste vendite possono essere effettuate congiuntamente o separatamente.
Nelle ultime settimane, Amiel ha contattato potenziali parti interessate per i beni, anche se in modo informale, senza incaricare formalmente una banca di condurre la vendita.
L’operazione rappresenta la prima ristrutturazione significativa della società da quando l’imprenditore José Serebiri Jr. ha acquisito Amil alla fine dello scorso anno per circa 11 miliardi di R$, inclusi 2 miliardi di R$ in contanti e l’assunzione di debiti.
Oltre al suo portafoglio di 5 milioni di beneficiari tra cui piani sanitari e dentistici, Amiel possiede anche Rede Américas, che comprende 15 ospedali, la maggior parte dei quali si trovano a San Paolo e Rio de Janeiro.
Dopo l’acquisizione di Junior nel mercato si sono fatte molte speculazioni sulla strategia dell’imprenditore nei confronti dell’azienda. Il gruppo Amell di piani sanitari individuali ha dovuto affrontare sfide, con aggiustamenti programmati dalla National Supplementary Health Agency (ANS) e continue perdite negli ultimi anni.
La vendita degli ospedali e del portafoglio di assicurazioni sanitarie potrebbe rafforzare altri ambiti operativi, soprattutto in un momento di aumento dei sinistri nei assicurazioni e di sfide affrontate dai fornitori ospedalieri, che sono sempre più sotto pressione a causa delle politiche restrittive degli assicuratori e degli operatori sanitari.
Vale la pena notare che Rede Américas opera in modo indipendente, senza integrazione verticale con i piani di Amil, sebbene esista un chiaro business fit tra le due parti che fanno parte della stessa società.
Tuttavia, lo scenario attuale non è il migliore per vendere gli ospedali. Ci sono molti asset sul mercato, ma pochi acquirenti sono disposti a concludere l’affare. “È un mercato favorevole per gli acquirenti, in un momento in cui sono poche le aziende con il capitale per effettuare acquisizioni”, afferma una fonte vicina al settore. “E chi ha i capitali aspetta un momento più favorevole in termini di prezzo”.
Secondo fonti consultate dalla rubrica INSIGHT/Exame, gli Ospedali Amiel sarebbero già stati offerti alle cooperative locali Unimed. Ad esempio, Unimed de Recife è una delle cooperative più forti del sistema e ha una vasta presenza nel nord e nel nord-est. Inoltre, anche Hapvida è un forte concorrente nella regione, sebbene operi a una fascia di prezzo inferiore rispetto ad Amil.
Contattata, Amiel si è limitata a precisare che “non commenta le voci di mercato”.
Con informazioni da INSIGHT/Exame/Natalia Viri