Un gruppo di orfani di profughi di guerra ucraini ha ridato vita ad uno dei tanti borghi italiani colpiti dalla perdita di popolazione.
In tutto, 42 ragazze e ragazzi si sono trasferiti da un orfanotrofio nella regione di Lviv, nell'estremo ovest dell'Ucraina, con 10 loro compagni nella piccola Fosciandora, una cittadina di poco più di 500 abitanti situata nella campagna toscana.
In un paese che ha visto la sua popolazione ridursi per più di mezzo decennio, Fociandora si trova ad affrontare una realtà comune: un esodo di giovani, una popolazione che invecchia e un graduale declino della sua popolazione.
Il villaggio aveva una popolazione di 610 abitanti nel 2014, ma quel numero è sceso a 567 nel 2021, con un calo di circa il 10%.
Adesso però è pieno di bambini, cosa che non accadeva da molto tempo. I ragazzi sono stati accolti in una struttura gestita dal Santuario Maria Santissima da Estrela, nell'ambito di un progetto di accoglienza portato avanti dalla Federazione dei Miserabili d'Italia.
Appresa la notizia, la comunità locale si è precipitata ad accogliere i bambini ucraini, e ha iniziato una sorta di “marcia di solidarietà” per aiutare gli orfani, ai quali sono stati donati palloni da calcio, matite colorate, libri per bambini, torte, vestiti e altri oggetti per renderli più a proprio agio nella loro nuova casa.
I ragazzi hanno iniziato anche a frequentare la scuola dell'infanzia o la scuola e vengono accolti con i manifesti realizzati dai nuovi compagni di classe. Il membro più giovane del gruppo ha meno di un anno di vita, mentre il più anziano ha 17 anni. Tutti sono stati sottoposti a visite mediche e godono di buona salute.
Dall’inizio della guerra, il 24 febbraio, l’Italia ha accolto più di 87.000 profughi ucraini, tra cui 33.000 bambini.