La NASA sta pianificando di inviare una missione con equipaggio Artemide II sulla Luna nel 2025. In un futuro non troppo lontano, l’agenzia spaziale americana intende anche stabilire una colonia lunare che, in caso di successo, potrebbe essere replicata su Marte.
Con questo in mente, psichiatra Nick CavasUn ricercatore dell’Università della California, USA, ha studiato le interazioni dei membri dell’equipaggio spaziale nell’orbita terrestre per comprendere i principali punti di pressione a cui gli astronauti potrebbero essere esposti durante questi viaggi nello spazio profondo.
È giunto alla conclusione che la missione su Marte potrebbe essere più difficile per l'equipaggio di qualsiasi altra missione.
Principali punti di stress
Secondo l’indagine CANAS, ci sono quattro principali punti di pressione per gli astronauti che intraprendono una missione Marty. Il primo è il fatto che la comunicazione con la base a terra non avverrà in tempo reale.
Poiché è così lontano dalla Terra e i meccanismi di comunicazione consentono solo di inviare messaggi alla velocità della luce, gli scienziati stimano che la comunicazione bidirezionale tra i membri dell’equipaggio e la Terra richiederebbe circa 25 minuti a tratta.
Pertanto, in situazioni di emergenza, l’equipaggio non dovrebbe avere una guida in tempo reale. Ciò richiede che siano più preparati e, allo stesso tempo, i ricercatori sono alla ricerca di modi per migliorare l’efficienza della comunicazione.
Il risultato di una comunicazione lenta è il secondo aspetto stressante della missione: in generale, gli astronauti sulla ISS fanno affidamento sull'aiuto degli scienziati della base di controllo per pianificare il programma delle attività della missione.
Tuttavia, con le comunicazioni limitate, gli astronauti che andranno su Marte dovranno svolgere il proprio lavoro in modo più indipendente. Pertanto, saranno più esigenti e saranno sotto pressione nel prendere decisioni.
Infine, gli ultimi due fattori di stress per l'attività Marty Comune agli astronauti che lavorano in altre esplorazioni è lo stress psicologico di essere lontani dalla famiglia e di vivere a lungo in uno spazio ristretto con il resto dell’equipaggio.
Poiché la missione su Marte sarà lunga, questo potrebbe essere più evidente.
Pianificazione completa
Le simulazioni effettuate prima del lancio della missione hanno già aiutato e continueranno ad aiutare i ricercatori a migliorare le tecnologie per garantire maggiore comfort agli astronauti su Marte.
Esistono però situazioni difficili da simulare, molte delle quali prevedono una vera e propria missione sul Pianeta Rosso. Ad esempio, la microgravità e alcuni pericoli nello spazio, come gli impatti dei meteoriti.
In questo modo, gli scienziati ritengono che la simulazione esplorativa sia stata condotta in Lua Posso aiutare.