Il governo Giorgia Meloni rivendica preoccupazioni per la sicurezza nazionale e approva un provvedimento per impedire a Sinochem di nominare l'amministratore delegato dell'azienda produttrice di pneumatici, nonostante sia azionista di maggioranza della società.
L'Italia ha revocato il potere decisionale alla cinese Sinochem in quanto maggiore azionista di Pirelli, eliminando il suo diritto di nominare l'amministratore delegato o determinare la strategia del produttore di pneumatici. L’esecutivo italiano solleva questioni di sicurezza nazionale, in risposta alle preoccupazioni sull’ingerenza dello Stato cinese.
Secondo il Financial Times, il governo del primo ministro Giorgia Meloni ha citato preoccupazioni per la sicurezza nazionale riguardo al potenziale uso improprio della tecnologia dei componenti elettronici di Pirelli, nonché alla potenziale interferenza del Partito comunista cinese, per giustificare misure restrittive dei diritti di Sinochem.
EHI Blocco statale cinese CNOOC Pirelli detiene una partecipazione del 37% in Pirelli e, a marzo, Bloomberg ha annunciato che il governo italiano stava valutando la possibilità di limitare la condivisione di informazioni tecnologiche rilevanti con i membri del consiglio che rappresentano Sinochem o di limitare i loro diritti di voto.
Venerdì il governo italiano ha fatto un annuncio ufficiale senza precedenti che imporrà “una serie di misure di sicurezza per proteggere l'indipendenza di Pirelli”.
Domenica il Financial Times ha rivelato i termini del procedimento che attribuisce a Cmfin, il veicolo di investimento privato dell'attuale amministratore delegato Tronchetti Provera, che possiede solo il 14% della società, il diritto di nomina a tempo indeterminato. amministratore delegato.
Secondo l'ordinanza del governo italiano, consultato dal Financial Times, anche Sinochem, che detiene una partecipazione in Pirelli attraverso la China National Rubber Corporation, sarà interdetta da qualsiasi coinvolgimento nelle decisioni del produttore di pneumatici relative a “fusioni, acquisizioni, vendite, scissioni” offs o… Offerta di strumenti finanziari.
La tensione tra Tronchetti e il suo azionista cinese arriva da dietro. In un precedente patto parasociale, Sinochem aveva concordato che Tronchetti Provera, che guida la società dal 1992, nominasse l'amministratore delegato.
Tuttavia, il gruppo cinese ha recentemente proposto un nuovo patto parasociale che prevede l'annullamento di tale concessione, che ha peggiorato i rapporti tra gli azionisti.
La revisione dell'accordo è stata presentata lo scorso marzo al governo italiano, che possiede una “golden share” del produttore di pneumatici. Pertanto, l’esecutivo italiano potrebbe porre il veto sulle decisioni strategiche, forzare vendite o imporre decisioni agli investitori stranieri, come conclude questa revisione.
Quando Sinochem è entrata nella società italiana nel 2015, i poteri attribuiti allo Stato italiano, in quanto azionista “golden share”, erano più limitati rispetto alla versione che ora limita i diritti degli azionisti del conglomerato.
Secondo il Financial Times, Sinochem si è rifiutata di commentare le misure approvate dal governo italiano, aggiungendo che gli avvocati della società e Pechino stanno ancora valutando la decisione e le sue ripercussioni. Anche Pirelli non ha risposto ai dettagli forniti dal quotidiano britannico, aggiungendo che pubblicherà un comunicato questa domenica.