L'innovazione può migliorare i test di controllo qualità
5 febbraio
2024
– 19:10
(Aggiornato alle 19:13)
– Il mondo del vino potrebbe avere un nuovo aiuto: un naso elettronico? In grado di riconoscere la freschezza del prodotto e il suo aspetto.
È il risultato del lavoro della fisica italiana Sonia Fredi, ricercatrice presso l'Università Cattolica di Brescia, una scoperta che apre nuove strade per i test di controllo qualità.
Secondo la ricerca, alimenti e bevande emettono specifiche molecole di gas che indicano se un prodotto è fresco o avariato.
Il naso elettronico rileva queste molecole biomarker attraverso l’analisi dei componenti volatili.
Il vino, in particolare, è caratterizzato da specifici componenti organolettici e volatili, circa 800 componenti diversi, che ne identificano non solo la composizione chimica o il tipo di uva utilizzata, ma anche la sua origine.
Negli ultimi anni, l’industria vinicola è alla ricerca di tecniche più rapide e affidabili per controllare l’aspetto dei vini.
Il naso elettronico è stato testato in laboratorio su diverse sostanze campione quali ammoniaca, acetone e acido acetico, indicatori di adulterazione del vino.
Sono stati condotti veri e propri esperimenti con vini diversi, per verificarne la freschezza e per identificare diverse tipologie di vini.
Sono stati testati diversi vini bianchi e rossi delle varietà Pinot Grigio, Pinot Rosso, Lugana, Chardonnay, Sauvignon, Prosecco e Rime Rosé.
Il naso elettronico si è dimostrato in grado di individuare sia la freschezza che l'adulterazione del vino, oltre ad essere in grado di identificare con buona precisione i vari vini testati.
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