Da uno studio diffuso venerdì (29) emerge che sono sempre più numerosi gli stranieri che stabiliscono le proprie imprese in Italia: sono 657mila in totale, con un aumento del 10% in cinque anni.
Anche le imprese straniere sono cresciute in modo significativo nel 2023, mentre le aziende partecipate da italiani sono diminuite del 3% nello stesso periodo.
I dati Unioncamere-InfoCamere, aggiornati al 30 giugno 2023, sulle imprese straniere iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio indicano un saldo positivo di 14.500 unità nei primi sei mesi di quest'anno, per effetto di 35.501 iscrizioni e 20.923 cessazioni .
Tra i vari settori spicca il commercio, soprattutto per i cittadini marocchini, l'edilizia per gli imprenditori rumeni, l'industria manifatturiera e l'intrattenimento per i cinesi. La provincia di Prato continua a primeggiare con un'impresa straniera su tre, pari a circa il 33%.
“L’Italia delle imprese è sempre più multietnica, e questo è un bene perché fare impresa aiuta l’integrazione e perché mette fine alla bassa natalità, fenomeno che coinvolge anche l’Italia e che, nel lungo periodo, potrebbe non avere ricadute Attività commerciale.” “Il sistema. La concorrenza è giusta, gradita e migliora il tessuto imprenditoriale”, ha commentato il presidente di Unioncamere, Andrea Preti.
A dare impulso all’imprenditorialità straniera nella prima metà del 2023 sono stati i settori dell’edilizia e dei servizi (+3% su base annua), che insieme rappresentano il 44% del totale, compresa l’agricoltura (+5%).
Il commercio ha registrato una lieve flessione (-0,7%), ma resta il settore più rappresentato con oltre 261mila imprese. .