ANSA – Non c'è dubbio che i registi amino fare film sul cinema. cosa era Nanni MorettiUno dei registi più famosi e apprezzati in Italia ha deciso di realizzare il film Il meglio deve ancora venireche segna il cinquantesimo anniversario della sua carriera.
La commedia, che ha debuttato a Cannes, vede Moretti nel ruolo principale, accanto a Margarita Pie, Silvio Orlando e Mathieu Amalric, ed è proiettata nei cinema brasiliani.
La produzione, distribuita da Pandora Filmes, è stata presentata in anteprima a San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia, Belo Horizonte, Salvador, Fortaleza, Aracaju, Florianópolis, Curitiba, Maceio, Niteroi e Recife.
Con un punteggio di 12, l'opera racconta la storia di un regista che realizza un film ambientato a Roma, la capitale d'Italia, negli anni '50, ma diversi ostacoli complicano il completamento delle registrazioni.
Nel film, durante l'invasione sovietica dell'Ungheria, Moretti interpreta il regista Giovanni, il quale crede sia necessario raccontare la storia del Partito Comunista Italiano, ma la sua attrice protagonista la pensa diversamente, sostenendo che sta girando un film sul Partito Comunista Italiano. Festa. Amore.
“Sebbene il mondo che lo circonda stia diventando sempre più difficile da decifrare e accettare, Giovanni non vuole perdere il passo con una realtà deludente. Soprattutto, non vuole rinunciare al suo sogno di poterlo cambiare.” non si permette Vita e Storia Così il cinema, con la sua forza e la sua energia contagiosa, trasforma la realtà e rende possibili i sogni”, spiega il regista, che ha scritto la sceneggiatura insieme a Francesca Marciano, Federica Pontremoli e Valia Santella.
Questo è un film molto personale per me, e so che molti lo vedranno come una sorta di “riassunto” dei miei temi e dei miei metodi. “Non capisco più bene di cosa si tratti, ma mi rendo conto che è così che verrà sezionato il film”, aggiunge.
In un'intervista Moretti ha definito questo film un “film sul cinema” e ha affermato che ne è stata la principale fonte di ispirazione Otto e mezzoScritto da Federico Fellini, Ma è pur sempre un film su se stesso: Nani è un diminutivo di Giovanni.
Fin dalla sua anteprima a Cannes, il nuovo film del regista italiano ha ricevuto grandi elogi dalla critica, che lo considera una “commedia audace basata su un processo di autotrattamento” e un film “raro” che fa “pensare”.