Lavori al palazzetto che ospiterà il biathlon ai Giochi Milano-Cortina 2026. Foto: Comitato Milano-Cortina
Nonostante alcuni fluttuazioni, E il rischio di trasferire alcune prove a altri paesi, Figure politiche Associato a posizioni elevate Ministeri italiani Ignora l'idea che ci saranno gare tra Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 Fuori dal paese ospitante, l'Italia.
I problemi nell'organizzazione della Milano-Cortina vanno dalla mancanza di ferrovie sufficienti alle strade ancora da costruire, ma contrariamente a quanto affermato da Giovanni Malago, presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, alcuni politici del Paese lo escludono. Possibilità di organizzare eventi fuori dall'Italia.
Vale la pena ricordare che Malago è anche presidente della Fondazione Milano-Cortina e ha aperto le porte ad altre richieste per sport specifici, proponendo agevolazioni secondarie quando ha affermato che in Italia non si potevano svolgere gare di pattinaggio artistico, bob e skeleton.
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Ciò ha aperto la porta a candidature da Austria, Svizzera e Germania per ospitare le loro specializzazioni. Anche gli Stati Uniti, nonostante la distanza, hanno offerto un'interessante alternativa a Lake Placid (New York), utilizzando le strutture esistenti a Mount Van Hoevenburg e allineandole agli obiettivi di sostenibilità del CIO.
In definitiva, non è chiaro se la dichiarazione di Malago fosse un'onesta ammissione di non essere preparati e di non avere il necessario sostegno politico per la costruzione, se si intendesse esplorare alternative a causa dell'inerzia del governo italiano, o se si intendesse svegliare i politici del paese. .
Quel che è certo è che ciò ha suscitato l'interesse del governo italiano a preservare l'onore, o almeno evitare l'ignominia di essere il primo Paese nella storia delle Olimpiadi invernali a non poter organizzare pienamente i Giochi, cosa già accaduta in passato. alle Olimpiadi estive.
In risposta a questa situazione, la leadership politica italiana rifiuta chiaramente di esternalizzare l’organizzazione dei Giochi Milano-Cortina 2026, oltre a riconoscere il problema attuale. La soluzione non può essere fuori dall’Italia, affermano i politici dell’ottava economia mondiale, secondo il Fondo monetario internazionale.
“Le Olimpiadi di Milano-Cortina devono essere Olimpiadi italiane”, ha detto il vice primo ministro italiano e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, impegnandosi a trovare una soluzione, come la costruzione di una nuova pista da sci a Cortina, una proposta per la quale è stato criticato. Alle scadenze ancora serrate e al progetto non presentato formalmente.
Per ora si tratta più di espressioni di intenti che di un piano concreto presentato dall'alleata politica del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. In linea con Salvini, il ministro dello Sport Andrea Abudi ha dichiarato che le competizioni in Italia continueranno, affermando: “Dobbiamo trovare una soluzione a un problema reale”.
Come Salvini, Aboudi non ha fornito dettagli sulla soluzione proposta, anche se è previsto (e necessario) che sia imminente. Ha invitato alla pazienza fino a gennaio, quando la decisione sarà pubblicata con i dettagli necessari, consentendo una corsa contro il tempo per avviare la costruzione necessaria.