Le meduse sono animali straordinari, ma esiste un sottofilo specifico che è affascinante. Non solo è responsabile dell'unico caso conosciuto di immortalità naturale, ma ospita anche una specie in grado di rigenerare tentacoli amputati in pochi giorni. Per molto tempo non si è saputo come riuscissero a farlo, ma ora un gruppo di ricercatori ha scoperto il perché.
La ricerca è stata recentemente pubblicata sulla rivista Biologia PLoS Guidato da scienziati dell'Università di Tokyo che hanno studiato come questi animali si ricostituiscono in modo che queste scoperte possano essere applicate a noi stessi.
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- È noto che le specie di meduse Cladonema pacifico Appartiene alla stessa sottoclasse degli Immortali Porta Torretops;
- Sono di piccole dimensioni, non più grandi di una piccola unghia;
- La sua capacità rigenerativa è impressionante, poiché è in grado di far ricrescere gli arti amputati entro 2 o 3 giorni.
La rigenerazione non è limitata a questi animali. Anche stelle marine, salamandre e camaleonti possono rigenerare gli arti, ma la velocità con cui lo fanno le meduse attira l'attenzione.
Da molto tempo, i ricercatori sanno cosa succede in questi animali che permette loro di rigenerarsi, ma non sapevano esattamente come lo facessero. È noto che quando si verifica una lesione, un gruppo di cellule indifferenziate note come blastomi circondano il sito, riparando il danno e trasformandolo in un sostituto.
Attraverso una nuova ricerca, gli scienziati giapponesi sono riusciti a identificare le cellule dietro la ricostruzione di questi arti amputati, chiarendo la comprensione di questi processi.
Per saperne di più:
Rigenerazione degli arti delle meduse
Le cellule responsabili della ricostruzione degli arti nelle meduse stanno proliferando, proprio come le cellule staminali che crescono e si dividono, ma non si sono ancora differenziate, e lavorano con le cellule staminali che risiedono nei tentacoli per rigenerare un arto perduto.
È importante sottolineare che queste cellule staminali proliferanti trovate nel blastema differiscono dalle cellule staminali residenti trovate nei tentacoli. Le cellule proliferative specifiche della riparazione contribuiscono principalmente all'epitelio, il sottile strato esterno, dei tentacoli appena formati. Insieme, le cellule staminali residenti e le cellule proliferative specifiche per la riparazione consentono la rapida rigenerazione di una sonda funzionale in pochi giorni.
Yuichiro Nakajima, autore dello studio, ha detto in una nota
I ricercatori non conoscono ancora l’origine di queste cellule rigeneranti, ma considerano comunque le scoperte un progresso importante, perché contengono indizi su come la rigenerazione dei tentacoli nelle meduse potrebbe applicarsi a organismi più complessi. Quindi, chissà, magari in futuro, con gli strumenti giusti, riusciremo a rigenerare i nostri arti.