La Corte penale internazionale, anch’essa con sede all’Aia, sta indagando su possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi sia da Hamas che da Israele. Ma ancora non è stata intrapresa alcuna azione. Pertanto, il silenzio dei tribunali internazionali di fronte all’uccisione di oltre 21.000 persone a Gaza è stato oggetto di critiche.
Ora, secondo quanto sostiene il Sud Africa, “le azioni e le omissioni di Israele sono di natura genocida, perché sono state commesse con l’intento specifico necessario di distruggere i palestinesi di Gaza come parte del più ampio gruppo nazionale, razziale ed etnico palestinese”.
Il documento afferma inoltre che “la condotta di Israele – attraverso i suoi organi governativi, agenti dello Stato e altre persone ed entità che agiscono sotto le sue istruzioni o sotto la sua direzione, controllo o influenza – nei confronti dei palestinesi a Gaza viola i suoi obblighi secondo i termini della Convenzione sul genocidio .”
I sudafricani affermano inoltre che “Israele, in particolare dal 7 ottobre 2023, non è riuscito a prevenire il genocidio e non è riuscito a perseguire l’incitamento diretto e palese al genocidio” e che “Israele si è impegnato, si sta impegnando ed è a rischio di ulteriore coinvolgimento in questi atti”. Atti di genocidio contro il popolo palestinese a Gaza”.
Il Sudafrica cerca di stabilire la giurisdizione della Corte sull'articolo 36, paragrafo 1, dello Statuto della Corte e sull'articolo IX della Convenzione sul genocidio, di cui il Sudafrica e Israele sono parti.
Anche se il processo potrebbe richiedere anni per essere completato, il governo sudafricano vuole ancora che l’Aia adotti misure temporanee per fermare la guerra.