Il governo dello Stato di Plateau, nel centro del Paese africano, ha annunciato che almeno 160 civili sono stati uccisi in decine di attacchi avvenuti in diverse località della regione, che dista circa 200 chilometri dalla capitale Abuja.
Andrea De Angelis – Vatican News
Il primo comunicato è stato diffuso domenica 24 dicembre e parlava di 16 vittime nello stato di Plateau, nella Nigeria centrale. Lunedì 25 dicembre il bilancio delle vittime è aumentato notevolmente: almeno 160 persone sono state uccise in diversi attacchi in una ventina di località della regione. La notizia è arrivata dal governo statale, che ha parlato di “banditi” che hanno attaccato almeno 20 insediamenti tra sabato notte e lunedì mattina e ha descritto gli attacchi come “coordinati”.
Zona di conflitto
I conflitti tra le diverse comunità dell'Altopiano sono frequenti e continui e la violenza spesso coinvolge pastori e agricoltori che si attaccano a vicenda, principalmente a causa dei conflitti. La maggior parte dei pastori sono musulmani, mentre la maggioranza degli agricoltori sono cristiani, il che ha contribuito, negli anni, a inquadrare queste violenze come di matrice etno-religiosa. Violenza a cui contribuiscono gli effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura.
Centinaia di feriti
Il presidente della Coalizione giovanile delle nazionalità etniche di Plateau, Paul Duckett, ha sottolineato che gli omicidi hanno trasformato quella che avrebbe dovuto essere una celebrazione festosa, il Natale, in un periodo di lutto e ha invitato le autorità a porre fine a questi attacchi perché “la follia deve finire”. Il presidente del Consiglio governativo di Bokos ha poi raccontato che “le ostilità iniziate sabato sono continuate lunedì mattina” e “più di 300 persone sono rimaste ferite e portate negli ospedali di Bokos, Jos e Barkin Ladi”.
Potrebbe peggiorare
Altre notizie arrivano dall'ufficio nigeriano di Amnesty International, che ha dichiarato all'Associated Press di aver finora confermato 140 morti nelle aree prevalentemente cristiane di Bokos e Barkin Ladi, sulla base dei dati raccolti dal suo personale sul posto e dalle autorità locali. Si teme che il bilancio delle vittime possa peggiorare a causa della perdita di alcune persone. Gli attacchi non sono stati ancora annunciati.