L’ufficio del primo ministro israeliano ha annunciato venerdì che Israele ha approvato l’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom.
Il Consiglio dei Ministri ha affermato in un comunicato che l’apertura consentirà a Israele di adempiere ai suoi obblighi di consentire l’ingresso di 200 camion di aiuti umanitari al giorno, come previsto nell’accordo sugli ostaggi negoziato e implementato il mese scorso.
Il valico è stato chiuso dopo un attacco di Hamas il 7 ottobre, e gli aiuti sono stati consegnati esclusivamente attraverso il valico di Rafah a Gaza, al confine con l’Egitto, che secondo Israele può gestire solo 100 camion al giorno.
Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha accolto con favore la decisione di aprire il valico, che ha descritto come un “passo importante”, affermando che la Casa Bianca spera che ciò allevierà la congestione e contribuirà a facilitare la consegna e la distribuzione degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah.
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha elogiato la mossa, definendola “una buona notizia”.
Kerem Shalom, situato al confine tra Egitto, Israele e Gaza, è uno dei principali punti di passaggio per le merci in entrata e in uscita da Gaza, consentendo un attraversamento molto più veloce rispetto al valico di Rafah, che dista solo pochi chilometri.
Israele aveva precedentemente accettato di consentire l’ispezione dei camion al valico di Kerem Shalom, ma i camion erano stati precedentemente costretti a tornare a Rafah e ad attraversare Gaza dall’Egitto, e i gruppi umanitari hanno chiesto che fosse consentito loro l’ingresso diretto.
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