Nicolas Maduro annuncia di aver ricevuto il 96% di sostegno per l’annessione di parte della Guyana
Il Ministero della Difesa ha confermato oggi, lunedì (4), di aver schierato 20 veicoli blindati per rafforzare la sicurezza alla frontiera con il Venezuela.
Il ministro della Difesa Jose Mocio ha affermato che l’operazione era in realtà pianificata per combattere l’attività mineraria nell’area, ma che i veicoli potrebbero aiutare a mantenere la sicurezza nell’area.
Secondo il ministro, l’equipaggiamento sarà collocato nella caserma Boa Vista a Roraima, uno squadrone che sarà convertito in un reggimento di cavalleria con 130 soldati.
Nella regione si sta assistendo ad un’escalation di tensione legata al conflitto tra Venezuela e Guyana sulla regione di Essequibo, gran parte del territorio attualmente sotto l’amministrazione della Guyana, che contiene grandi riserve petrolifere.
La regione di Essequibo si estende su una superficie di 160.000 chilometri quadrati, circa il 70% dell’attuale superficie della Guyana, e dispone di riserve petrolifere stimate in 11 miliardi di barili. L’area è più grande di paesi come Inghilterra, Cuba o Grecia.
Il popolo venezuelano sostiene nel referendum l’annessione del territorio della Guyana
Il Venezuela considera Essequibo, noto anche come Guayana Esquipa in spagnolo, un “territorio rivendicato” e generalmente lo mostra barrato sulle sue mappe. Nel frattempo, la Guyana, che controlla e amministra la regione, comprende sei delle sue dieci regioni amministrative.
I paesi si contendono la regione dal 1841. Nel 2015 il conflitto si è intensificato con la scoperta di giacimenti petroliferi nella regione da parte della società americana ExxonMobil.
La Guyana afferma di possedere il territorio perché esiste un rapporto del 1899, pubblicato a Parigi, in cui venivano determinati i confini attuali. A quel tempo, la Guyana era un territorio del Regno Unito.
Il Venezuela sostiene che il territorio gli appartiene perché rientra in un accordo firmato nel 1966 con lo stesso Regno Unito, prima dell’indipendenza della Guyana, in cui il lodo arbitrale è stato annullato e sono state poste le basi per una soluzione negoziata.
Domenica (4), il Venezuela ha organizzato un referendum in cui il 95% degli elettori presenti ha votato a favore dell’annessione della regione di Essequibo alla mappa venezuelana.
Il governo venezuelano non è obbligato ad attuare ciò che decide il referendum, e non è chiaro quale strategia dovrebbe adottare il regime di Chavez.
Lo stesso giorno, Bharrat Jagdeo, vicepresidente della Guyana, ha dichiarato in un’intervista che si stava preparando al peggio e che il governo stava lavorando con i partner per rafforzare la “cooperazione nella difesa”.