Il Gruppo TIM (ex Telecom Italia) ha annunciato venerdì 24 la composizione degli asset che compongono NetCo, società italiana di reti fisse ceduta al fondo nordamericano KKR.
Il ramo d’azienda comprende l’infrastruttura fissa a banda larga, i relativi immobili, una divisione all’ingrosso e una partecipazione totale nella controllata Teleenergia, ha riferito l’operatore. Nel pacchetto c’è anche FiberCop, la società responsabile della rete secondaria in fibra e rame.
Secondo il Grupo TIM, il dipartimento conta più di 20mila dipendenti, di cui oltre 19mila lavorano nel campo del commercio all’ingrosso e del networking. Il team operativo della società di telecomunicazioni è composto da circa 900 dipendenti.
Con la vendita del ramo d’infrastruttura fissa il Grupo TIM si orienta verso l’attività di società di servizi. Pertanto, la Divisione Servizi (ServCo), al 1° dicembre, conta complessivamente 16,3mila dipendenti a tempo pieno. In totale l’azienda avrà circa 17.500 dipendenti, compresi quelli addetti alle operazioni di rete mobile.
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La costituzione di NetCo rientra nella vendita dell’unità a KKR. All’inizio di questo mese, il Grupo TIM ha annunciato di aver accettato l’offerta vincolante del fondo nordamericano per l’acquisizione dell’unità di rete fissa italiana.
La proposta presentata è di 18,8 miliardi di euro (circa 100 miliardi di real brasiliani), che potrebbero salire a 22 miliardi (116 miliardi di real brasiliani) se con la conclusione dell’operazione verranno raggiunti alcuni obiettivi. TIM prevede di completare tutte le fasi dell’accordo, compresa l’approvazione antitrust, entro l’estate del 2024 nell’emisfero settentrionale (un periodo equivalente all’inverno brasiliano, da giugno a settembre).
L’accordo con KKR, che l’attuale consiglio di amministrazione della società vede come un importante strumento per ridurre il debito della società, non ha soddisfatto tutti gli investitori, soprattutto perché il Gruppo TIM ha deciso di non sottoporre la decisione agli azionisti. L’organo esecutivo ritiene tuttavia che l’accordo si svolgerà senza ostacoli giuridici.
Oltre all’infrastruttura di rete fissa terrestre, il Grupo TIM prevede di vendere Sparkle, il suo ramo di cavi sottomarini. La società è in attesa di un’offerta vincolante da parte di KKR per l’asset entro il 5 dicembre.